CINEMA S.SPIRITO FERRARA via della resistenza 7, tel 200181
Programmazione da venerdì 12 a lunedì 15 aprile
11
Settembre 1683
Un film di Renzo Martinelli. Con F. Murray Abraham, Enrico Lo Verso, Jerzy Skolimowski, Alicja Bachleda, Piotr Adamczyk
La
battaglia che cambiò il destino d'Europa
11 settembre 1683.
Trecentomila soldati musulmani, guidati da Karà Mustafà (Enrico Lo Verso), assediano la città di Vienna. Il
loro obiettivo è aprirsi un varco in Europa per arrivare a Roma e conquistare la
cattedrale di San Pietro, trasformandola da cuore della cristianità in moschea
islamica. Dentro le mura della città, nonostante siano in numero superiore, gli
Austriaci si preparano a una terribile sconfitta ma la mattina del giorno dopo
Marco d'Aviano (F. Murray Abraham), frate italiano consigliere di re Leopoldo I
(Piotr Adamczyk), incita le
truppe cristiane alla vittoria. La sua fede e la sua forza, unite alle brillanti strategie di guerra del re polacco Jan III
(Jerzy Skolimowski),
condurranno le truppe della Lega Santa alla vittoria
finale.
Renzo Martinelli
lancia il suo ultimo
film verità, che fa luce su passaggi della storia controversi
e troppo spesso dimenticati. Dopo aver portato sul grande schermo
“Vajont” e
“Barbarossa”, il regista
affronta una data particolarmente evocativa. Si tratta dell'11
settembre, ma quello di 300 anni fa, quando gli
islamici assediarono Vienna e le sorti dell'Europa furono salvate da un'umile prete, Marco D'Aviano, capace di
farsi ascoltare anche alla corte imperiale.
Un’ultima nota va
detta sul particolare rapporto tra due grandi uomini: uno del Nord Italia,
l’altro del Nord Europa. La battaglia di Vienna fu vinta non solo grazie alla
guida spirituale del frate friulano, ma anche per merito della guida militare
del re di Polonia, il vecchio Jan Sobieski. Quel legame Italia-Polonia è stato rinsaldato esattamente dieci anni fa,
allorché il Papa polacco Karol Wojtyla decise di beatificare il monaco
italiano.
“Il punto di partenza
è stato un romanzo di Carlo Sgorlon. Poi
con Valerio
Massimo Manfredi abbiamo preso in esame tutta la letteratura
esistente, diari e libri pubblicati da tutte e due le
parti.
Alla fine tutto
questo materiale deve necessariamente diventare un film e trasformato
drammaturgicamente in una storia. Molte delle licenze che mi
sono preso, come l'incontro notturno tra i due protagonisti, servono comunque a
restituire il senso profondo del film, ovvero l'insensatezza della guerra di
religione”.
Venerdì ore
21,00
Sabato
ore
20,30-22,30
Domenica
ore
18,30- 20,30-22,30
Lunedì 21,00
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