martedì 23 aprile 2013

La tesi di Francesco Arcangeli

nell'ambito della rassegna
I MERCOLEDÌ DI S. CRISTINA Incontri con l’arte - 2013

FRANCESCO ARCANGELI
NELL’OFFICINA BOLOGNESE DI LONGHI.
La tesi su Jacopo di Paolo, 1937
presentazione del libro di Fabio Massaccesi
intervengono: Pier Giovanni Castagnoli e Massimo Medica
introduce Daniele Benati

mercoledì 24 aprile  2013, ore 17
Aula Magna di S. Cristina, piazzetta Morandi 2, Bologna

ingresso libero

Prosegue con la pubblicazione della tesi di Francesco Arcangeli – grande storico dell’arte, poeta e critico letterario - sul pittore bolognese del Trecento Jacopo di Paolo, la rassegna “I Mercoledì di S. Cristina – incontri con l'arte 2013” organizzata dal Dipartimento delle Arti (DARvipem) dell'Università di Bologna. Le conferenze si svolgono nell'Aula Magna del Complesso di S. Cristina in piazzetta Morandi, 2 a Bologna, ad ingresso libero.

Mercoledì 24 aprile 2013, alle ore 17, nell’Aula magna di S. Cristina

FRANCESCO ARCANGELI NELL’OFFICINA BOLOGNESE DI LONGHI.
La tesi su Jacopo Di Paolo 1937 (Silvana Editoriale, 2012)
Presentazione del libro di Fabio Massaccesi; intervengono Pier Giovanni Castagnoli e Massimo Medica; introduce Daniele Benati (Università di Bologna)

La pubblicazione della tesi sul pittore Jacopo di Paolo, discussa con Roberto Longhi nel 1937 da Francesco Arcangeli (Bologna, 1915-1974), era un atto dovuto nei confronti di uno degli esponenti più importanti della storiografia e della critica artistica del dopoguerra.
Primo tra i numerosi allievi bolognesi a laurearsi con Longhi, Arcangeli vi affronta lo studio di una personalità di difficile comprensione nel panorama della pittura bolognese del Trecento, così come era stato tracciato solo pochi anni prima dal maestro. Il suo esame, insieme alla fitta corrispondenza con Longhi che ne accompagna la stesura, consente di apprezzare nel suo affermarsi una personalità di storico e di scrittore dalle doti già sicure e insieme di precisare i modi di costituzione della scuola longhiana, basata su un innovativo rapporto con l’opera d’arte. Offre altresì il destro per una rilettura alla luce delle più recenti acquisizioni critiche del percorso di Jacopo di Paolo, tra i più emblematici interpreti della svolta “neo-giottesca” della pittura bolognese di fine Trecento. Daniele Benati

“Anche se ampi stralci vennero riproposti da Cesare Gnudi nel saggio introduttivo al volume che raccoglie gli scritti di Arcangeli sulla Pittura bolognese del ’300 (1978) e altri passi sono stati in seguito pubblicati in altre sedi, la tesi non aveva ancora ottenuto una pubblicazione integrale. L’esemplare appartenuto allo studioso, pervenuto insieme ad altre carte alla Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio di Bologna per volontà testamentaria della sorella Bianca Rosa (2003),  presenta numerose sottolineature autografe, a conferma che in più occasioni egli era tornato al suo primo importante lavoro.
La constatazione dell’indubbio valore scientifico che questo documento ancora mantiene per lo studio  della pittura bolognese fra XIV e XV secolo, nonché la sua importanza nel quadro della scuola che si è formata intorno all’insegnamento di Roberto Longhi, maestro con il quale Arcangeli ebbe un legame privilegiato, hanno costituito le premesse per la pubblicazione di questo volume. Il testo integrale di Arcangeli è seguito da un capitolo di commento che propone l’aggiornamento delle  questioni affrontate nella tesi, ed è completato dalla parziale pubblicazione del ricco carteggio, parimenti inedito, intercorso al tempo della tesi tra Arcangeli e il maestro Longhi.” www.silvanaeditoriale.it

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