Poder e Impotencia, un drama en 3 actos
Sezione: Best of Fest(Italia, Francia, Paraguay/2014/103') di Anna Recalde Miranda
Torino Film Festival
Alla proiezione del 12 giugno sarà presente la regista
SINOSSI
Fernando Lugo, ex vescovo della Teologia della liberazione, nel 2008 vince le elezioni in Paraguay. Dopo sessantuno anni di partito unico, trentacinque dei quali sotto la dittatura di Alfredo Stroessner, la sua vittoria rappresenta il sogno di un vero, grande cambiamento. Ma la politica non è fatta per i santi, e il sogno diventa un incubo, tra corruzione politica e informazione pilotata. Un film che racconta una battaglia condotta con le sole armi dei principii e del coraggio contro le distorsioni del potere e la realtà dell’ignoranza.
Fernando Lugo, ex vescovo della Teologia della liberazione, nel 2008 vince le elezioni in Paraguay. Dopo sessantuno anni di partito unico, trentacinque dei quali sotto la dittatura di Alfredo Stroessner, la sua vittoria rappresenta il sogno di un vero, grande cambiamento. Ma la politica non è fatta per i santi, e il sogno diventa un incubo, tra corruzione politica e informazione pilotata. Un film che racconta una battaglia condotta con le sole armi dei principii e del coraggio contro le distorsioni del potere e la realtà dell’ignoranza.
Programma
- venerdì. 12 giugno - ore 17:00 Cinema Lumière - sala Scorsese
- lunedì. 15 giugno - ore 17:00 Cinema Lumière - sala Scorsese
Le più piccole del '68
Sezione: Biografilm Italia(Italia/2014/55') di Elena Costa
Opera prima
Anteprima mondiale
Saranno presenti la regista e alcune delle protagoniste
SINOSSI
Nel giugno 1968 cinquanta operaie occupano l'unica fabbrica di Manziana, un paese in provincia di Roma, per opporsi alla sua chiusura. Molte di loro sono giovanissime, appena adolescenti, e quella è la loro prima esperienza non solo di politica, ma di convivenza fuori casa, di confronto con i grandi problemi del mondo, di libertà. Tra cortei e discussioni, manifestazioni e crisi, si dipana il racconto dei 37 giorni di una lotta in cui l’avversario non era solo il padrone, ma le convenzioni e l’ignoranza. Sono passati quasi cinquant’anni ma le ragazze di Manziana, mentre costruivano vite, carriere, famiglie, non hanno dimenticato. E oggi rievocano con intensità quei giorni che le resero grandi e consapevoli, protagoniste della loro riscossa.
Nel giugno 1968 cinquanta operaie occupano l'unica fabbrica di Manziana, un paese in provincia di Roma, per opporsi alla sua chiusura. Molte di loro sono giovanissime, appena adolescenti, e quella è la loro prima esperienza non solo di politica, ma di convivenza fuori casa, di confronto con i grandi problemi del mondo, di libertà. Tra cortei e discussioni, manifestazioni e crisi, si dipana il racconto dei 37 giorni di una lotta in cui l’avversario non era solo il padrone, ma le convenzioni e l’ignoranza. Sono passati quasi cinquant’anni ma le ragazze di Manziana, mentre costruivano vite, carriere, famiglie, non hanno dimenticato. E oggi rievocano con intensità quei giorni che le resero grandi e consapevoli, protagoniste della loro riscossa.
Programma
- venerdì. 12 giugno - ore 19:00 Cinema Lumière - sala Officinema / Mastroianni
The Erpatak Model
Sezione: Contemporary Lives(Olanda/2015/76') di Benny Brunnen, Keno Verseck
Anteprima italiana
Saranno presenti i registi
SINOSSI
L’incredibile storia di Erpatak, un villaggio rurale dell’Ungheria trasformato in un piccolo nucleo orwelliano dall’idea politica di un solo uomo: il sindaco. Il costume tradizionale magiaro è la sua divisa e i suoi metodi sono alquanto sbrigativi, ma è di destra o di sinistra la sua politica? È di destra la disciplina? È di sinistra il lavoro comune? Quel che è certo è che nell’Erpatak Model ci sono entrambi, ovviamente per il supremo bene collettivo. E che chi collabora è un costruttore, degno di ogni aiuto, mentre chi dissente è un distruttore: un nemico. Ci immergiamo nel clima di una moderna “dittatura democratica” nel cuore dell’Europa, che ci mostra quanto siano vicini a noi, geograficamente ma anche mentalmente, la violenza ideologica e il nazionalismo.
L’incredibile storia di Erpatak, un villaggio rurale dell’Ungheria trasformato in un piccolo nucleo orwelliano dall’idea politica di un solo uomo: il sindaco. Il costume tradizionale magiaro è la sua divisa e i suoi metodi sono alquanto sbrigativi, ma è di destra o di sinistra la sua politica? È di destra la disciplina? È di sinistra il lavoro comune? Quel che è certo è che nell’Erpatak Model ci sono entrambi, ovviamente per il supremo bene collettivo. E che chi collabora è un costruttore, degno di ogni aiuto, mentre chi dissente è un distruttore: un nemico. Ci immergiamo nel clima di una moderna “dittatura democratica” nel cuore dell’Europa, che ci mostra quanto siano vicini a noi, geograficamente ma anche mentalmente, la violenza ideologica e il nazionalismo.
Programma
- venerdì. 12 giugno - ore 21:45 Cinema Lumière - sala Scorsese
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