giovedì 23 luglio 2015

Mondo piccolo


Paolo Simonazzi, nasce a Reggio Emilia nel 1961. Divide la propria vita tra l'attività di medico e quella di fotografo, cui si dedica con tale passione e curiosità da essere sempre pronto ad intraprendere un viaggio che gli consenta di inseguire e sviluppare un tema. Tra i cicli di fotografie cui ha lavorato, ricordiamo quello realizzato al seguito del "Circo Bidone", uno di quei piccoli circhi sopravvissuti nel tempo in un' epoca in cui tutto è stato ridotto a spettacolo e ad effetti speciali. Il catalogo (Zoolibri, 2003) si avvale di una prefazione di Moni Ovadia. Le sue fotografie sono ambientate nei luoghi imprevedibili dove le cose appaiono inaspettatamente, in quelle strade laterali dove il limite tra reale e surreale risulta impreciso ed è più facile imbattersi in umili ma straordinarie stranezze che possono regalare alla quotidianità un sorriso.
Con "La casa degli angeli", mostra realizzata nel 2006 a Reggio Emilia in occasione della prima edizione della rassegna Fotografia Europea, e successivamente esposta a Roma nell'ambito della rassegna internazionale Roma fotografia, ha saputo avvicinarsi con delicato rispetto al tema del disagio sociale.
Nel 2007 ha tenuto una mostra con il Museo d'Arte Moderna di Bologna (MAMbo), presso Villa delle Rose, dal titolo "Tra la Via Emilia e il West". La mostra è stata successivamente esposta presso la Rocca di Cento (FÉ), poi nel 2008 a New York, presso la Casa Italiana Zerilli Marimò/New York University, e nel gennaio 2009 presso l'Istituto Italiano di Cultura a San Francisco.
In occasione della manifestazione Fotografia Europea 2008, presso la Galleria Radium Artis di Reggio Emilia, ha presentato il ciclo "Cardiologia", nel quale vengono decifrate valenze metaforiche sul cuore e il batticuore, con estro e freschezza.
Negli ultimi anni Simonazzi si è dedicato al progetto "Mondo piccolo", ripercorrendo le terre care a Giovannino Guareschi, luoghi dell'anima più che della geografia.
Simonazzi s'immerge nel "Mondo Piccolo" portandosi dentro memorie personali, sogni e visioni, e resta in attesa del manifestarsi di un aspetto del reale che lui ha custodito dentro di sé, attento al perenne che si cela nel quotidiano e che viene estratto dal flusso del tempo.

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