martedì 28 giugno 2016

Il programma di martedì al Cinema Ritrovato

The Film Foundation's Word Cinema Project: Raid into Tibet e Buddhism in Tibet
Sala Scorsese, ore 11.30

Tra i restauri del Word Cinema Project della Film Foundation di Scorsese ci sono Raid into Tibet e Buddhism in Tibet dell’attivista britannico Adrian Cowell, girati nel 1964 in Tibet durante l'occupazione cinese. Il giornalista George Patterson, Cowell e il direttore della fotografia Chris Menges riuscirono a entrare nella remota valle di Tsum nel Nepal settentrionale e, con un piccolo distaccamento di guerriglieri tibetani, a passare in Tibet, dove filmarono le drammatiche immagini di un attacco contro un convoglio militare cinese. Raid into Tibet è l'unica testimonianza documentaria conosciuta della resistenza tibetana cont ro le milizie cinesi. Buddhism in Tibet è invece un'indagine sul buddismo Mahayana tra i profughi tibetani nel Nepal settentrionale ed è il film che i tre usarono come copertura per introdursi nella regione. Per la prima volta i due film vengono proiettati insieme. Introduce Tenzin Phuntsog (Tibet Film Archive), promotore del restauro dei film.

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 The Film Foundation's Word Cinema Project: Raid into Tibet and Buddhism in Tibet
Sala Scorsese, 11.30 a.m.
Among the films restored by the World Cinema Project of Scorsese’s Film Foundation are
Raid into Tibet and Buddhism in Tibet by the British activist Adrian Cowell, shot in 1964 in Tibet during the Chinese occupation. The journalist George Patterson, Adrian Cowell and the director of photography Chris Menges managed to reach the remote valley of Tsum in northern Nepal, and with the help of a small detachment of Tibetan fighters they crossed the border into Tibet, where they filmed some dramatic images of an attack on a Chinese military convoy. Raid into Tibet is the only known documentary testimony of the Tibetan resistance against Chinese troops. Buddhism in Tibet, on the other hand, explores Mahayana Buddhism among the Tibetan refugees in northern Nepal, and the three men used it as a cover to enter the region. The two films are being shown together for the first time. They will be presented by Tenzin Phuntsog (Tibet Film Archive), promoter of the restoration of the film.
 

La macchina dello spazio: Argentina, Giappone, URSS
Sala Scorsese e Cinema Jolly

Uno dei sogni che abbiamo lungamente condiviso con Peter von Bagh era quello di fare del Cinema Ritrovato un festival che presentasse film provenienti da tutto il mondo. Quest'anno molte rassegne dimostrano che ci siamo riusciti. Come quella dedicata a una storia 'altra' del cinema argentino, che propone opere pressoché sconosciute al di fuori del loro paese di origine come The Players vs. Ángeles caídos di Alberto Fischerman, film libero e innovativo a metà strada tra Skolimiwski e Carmelo Bene, o Si muero antes de despertar di C.H . Christensen, adattamento da William Irish dal fascino ibrido. Dal Giappone, arrivano Karumen kokyo ni kaeru (Carmen torna a casa) di Keisuke Kinoshita. primo lungometraggio commerciale a colori, girato con il procedimento nipponico Fujicolor, e Akai jinbaori [Il mantello scarlatto] di Satsuo Yamamoto, jidai-geki (film in costume) comico girato con il procedimento Konicolor. Dall'URSS del Disgelo arriva invece la disinvolta malinconia venata di disincantato ottimismo di Dom, v kotorom ja živu (La casa dove abito) di Kulidžanov e Segel’.

 The Space Machine: Argentina, Japan, Russia
Sala Scorsese and Cinema Jolly
One of the dreams we have shared with Peter von Bagh is to make Il Cinema Ritrovato a festival that showcases films from all over the world. This year many sections show that we have succeeded. For example, the one about an ‘alternate’ history of Argentine film, which offers works that are almost unknown outside their country of origin, like
The Players vs. Ángeles caídos by Alberto Fischerman, a free and innovative film half way between Skolimiwski and Carmelo Bene, or Si muero antes de despertar by C.H. Christensen, a fascinatingly hybrid adaptation by William Irish. From Japan there is Karumen kokyo ni kaeru (Carmen Comes Home) by Keisuke Kinoshita, the first full-length commercial feature film in colour shot using the Japanese Fujicolor process, and Akai jinbaori (The Scarlet Cloak) by Satsuo Yamamoto, a comic jidai-geki (period film) shot using the Konicolor process. From the Soviet cinema of the Thaw there is the casual melancholia yet civic optimism embodied by Jakov Segel’ and Lev Kulidžanov’s Dom, v kotorom ja živu (The House I Live In).

Ritrovati e Restaurati. Salvare il patrimonio cinematografico turco
Precede La rieducazione professionale degli invalidi di guerra a Bologna

Sala Mastroianni, ore 12.15

Tra il 2009 e il 2014 Sinema-TV Enstitüsü (Istituto turco per la cinematografia e la televisione) ha restaurato rarissimi materiali audiovisivi del passato turco conservati nei suoi archivi: immagini dell’Impero ottomano, dei primi anni della Repubblica e di Atatürk, circa 600.000 metri di pellicola su supporto nitrato. La selezione presentata al festival, introdotta da Asiye Korkmaz, comprende le visite a Istanbul degli imperatori tedesco e austriaco, l’ispezione delle truppe da parte del ministro della Guerra e scenari della citt&a grave; di Batumi, la cerimonia di benvenuto della delegazione ai trattati di pace di Losanna (datati tra 1915 e 1923). Precede La rieducazione professionale degli invalidi di guerra a Bologna, film del 1918 circa restaurato da Cineteca di Bologna a partire da una copia nitrato 35mm imbibita di proprietà del Museo Civico del Risorgimento di Bologna.

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Recovered and Restored: Saving the Turkish Film Heritage. The programme will be preceded by 
La rieducazione professionale degli invalidi di guerra a Bologna
Sala Mastroianni, 12.15 a.m.
Between 2009 and 2014, Sinema-TV Enstitüsü (the Turkish Film & TV Institute) restored some very rare Turkish audiovisual documents which had been conserved in their archives. They comprised images of the Ottoman Empire, the founding years of the Republic and Atatürk, about 600,000 metres of nitrate film. The selection presented at the festival, and introduced by Asiye Korkmaz, includes the visits to Istanbul by the German and Austrian Emperors, the inspection of the troops by the Minister of War, scenes of the city of Batumi, and the Welcoming Ceremony of the Lausanne Peace Treaty Delegation (1915-1923). It precedes
La rieducazione professionale degli invalidi di guerra a Bologna (The Professional Reeducation of Disabled Servicemen in Bologna), a film from about 1918 restored by the Cineteca di Bologna from a tinted 35mm nitrate print belonging to the Museo Civico del Risorgimento in Bologna. 

Documenti e documentari: Letters from Baghdad
Incontro con le registe Sabine Krayenbühl e Zeva Oelbaum
Sala Auditorium – Laboratorio delle Arti UniBo, ore 18

Dopo Tibet, Turchia, Argentina, Giappone la nostra macchina dello spazio (e del tempo) ci conduce nel Medio Oriente di un secolo fa con Gertrude Bell, avventuriera, archeologa e spia al servizio di Sua Maestà, che parlava l’arabo correntemente ed era la massima esperta britannica di cose arabe. È risaputo che trasmise appunti e mappe che T.E. Lawrence usò nella Rivolta araba e, in aperta violazione del protocollo, assunse il ruolo di funzionaria politica a Baghdad contribuendo a creare il moderno stato iracheno. Letters from Baghdad è un viaggi o sorprendente attraverso gli occhi di Bell (cui dà voce, con parole tratte da lettere private, diari e rapporti segreti, il premio Oscar Tilda Swinton). Immagini inedite di Baghdad, Damasco, Il Cairo, Istanbul e Teheran si alternano a rare foto panoramiche di Bell, riportando in vita un mondo ormai perduto. In sala, incontro con le due registe Sabine Krayenbühl e Zeva Oelbaum condotto da Alina Marazzi.

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Documents and documentaries:
Letters from Baghdad
Meeting with the directors Sabine Krayenbühl and Zeva Oelbaum
Sala Auditorium – Laboratorio delle Arti UniBo, 6 p.m.
After Tibet, Turkey, Argentina and Japan, our space (and time) machine takes us to the Middle East of a century ago with Gertrude Bell, adventurer, archaeologist, and British spy, who spoke Arabic fluently and who knew more about the Arabs and Arabia than any other English man or woman. She is known to have sent notes and maps that T.E. Lawrence used in the Arab Revolt, and she took on the role of a political officer in Baghdad, in a clear violation of protocol, contributing to the creation of the modern state of Iraq.
Letters from Baghdad is a surprising journey seen through the eyes of Bell and using her own words (spoken by Academy award winning actress Tilda Swinton). Never-screened-before footage of Baghdad, Damascus, Cairo, Istanbul, and Teheran, coupled with Bell’s rare landscape photography, bring back to life a world lost in the sands of time. In the cinema, there will be a meeting with the two directors Sabine Krayenbühl and Zeva Oelbaum, presented by Alina Marazzi.


Ritrovati e Restaurati: Flesh and the Devil, Her Man, Les Sorcières de Salem
Sala Mastroianni, Sala Scorsese e Cinema Arlecchino

Ricca proposta di film ritrovati e restaurati. Flesh and the Devil è il primo di sette film di Greta Garbo diretti da Clarence Brown, il regista che più di ogni altro ha codificato il suo personaggio – qui naturalmente oggetto di un duello amoroso. Avremo l'occasione di vedere il film nella copia fine grain stampata dal negativo nitrato. Introduce Ned Price (Warner Bros.). Dal muto passiamo a una gemma del primissimo sonoro, Her Man di Tay Garnett, variazione sul tema della leggendaria canzone americana Frankie and Johnnie. Un film visto poco e male, ora restaurato da Sony Pictures Entertainme nt in collaborazione con The Film Foundation e RT Features. Introducono Margaret Bodde e Grover Crisp. È Jean-Paul Sartre ad adattare per il cinema The Crucible, celebre opera teatrale di Arthur Miller che rilegge il noto processo per stregoneria come allegoria del maccartismo. Fortemente voluto da Simone Signoret e Yves Montand, che imposero Rouleau alla regia, Les Sorcières de Salem, divenuto pressoché invisibile, è riproposto nel restauro Pathé
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Recovered and Restored:
Flesh and the Devil, Her Man, Les Sorcières de Salem
Sala Mastroianni, Sala Scorsese and Cinema Arlecchino
Plenty of rediscovered and r estored films on offer.
Flesh and the Devil is the first of seven Greta Garbo films directed by Clarence Brown, the director who, more than any other, characterized her persona – in this case, predictably, she is the subject of a duel between rivals in love. We will have the opportunity to see a fine grain copy of the film printed from the nitrate negative. It will be presented by Ned Price (Warner Bros.). From the silent era we move on to a gem that was one of the very first talking pictures, Her Man by Tay Garnett, a variation on the theme of the legendary American song Frankie and Johnnie. The film was not highly thought of and shown very little, but now it has been restored by Sony Pictures Entertainment in collaboration with the Film Foundation and RT Features. It will be introduced by Margaret Bodde and Grover Crisp. It was Jean-Paul Sartre who wrote the film adaptation of The Crucible, the famous play by Arthur Miller that reinterprets the famous trial for witchcraft as an allegory of McCarthyism. Enthusiastically promoted by Simone Signoret and Yves Montand, who made Rouleau the director, Les Sorcières de Salem, which had almost completely disappeared, has been restored by Pathé and will be shown again.

Ritrovati e Restaurati: Marco Bellocchio introduce I pugni in tasca
Mercoledì 29 conversazione tra Bellocchio e Michel Ciment
Cinema Arlecchino, ore 18.10

Sarà il regista Marco Bellocchio, Presidente della Cineteca di Bologna, a introdurre il suo folgorante film d'esordio, I pugni in tasca (1965). Selvaggio, sarcastico, molto liberamente autobiografico, è un grido di rivolta contro la famiglia, il cattolicesimo e altre colonne portanti della borghesia italiana. In equilibrio fra adesione e distacco dalla folle lucidità del protagonista, eroe antisociale e ribelle, il regista prefigura alcuni umori del ’68. Ancora oggi, a cinquant’anni di distanza, I pugni in tasca mantiene intatta la propria modernità e carica corrosiva. Il restauro della Cineteca di Bologna ha cercato di ritrovare l’anima originale della fotografia, una fotografia contrastata, ispirata al free cinema inglese, che Bellocchio aveva fortemente voluto ma che all'epoca non era riuscito ad ottenere. Mercoledì 29 (Sala Auditorium, ore 12) Marco Bellocchio sarà anche protagonista di una conversazione con il critico francese Michel Ciment.


Rediscovered and Restored: Marco Bellocchio introduces
I pugni in tasca
Wednesday 29 conversation between Bellocchio and Michael Ciment
Cinema Arlecchino, 6.10 p.m.
The director Marco Bellocchio, President of the Cineteca di Bologna, will introduce his dazzling debut film,
I pugni in tasca (1965). Wild, sarcastic and very freely autobiographical, it is a rebellious cry against the family, Catholicism and other cornerstones of the Italian middle class. Poised between support and indifference towards the mad lucidity of the main character, an antisocial and rebellious hero, the director foreshadows some of the moods of ’68. Fifty years later I pugni in tasca still preserves intact its modernity and corrosive energy. The restoration by the Cineteca di Bologna has tried to rediscover the original soul of the contrasty photography, inspired by the British free cinema, which Bellocchio had really wanted at the time, but had been unable to attain. On Wednesday 29 (Sala Auditorium, 12 noon), Marco Bellocchio will also be the protagonist of a conversation with the French film critic Michel Ciment.

Lezione di Cinema: Incontro con Ebrahim Golestan
L’idea di conservare il cinema: Chema Prado & Friends
Sala Auditorium – Laboratorio delle Arti Unibo, ore 16 e 17

La rassegna Golestan Film Studio, tra poesia e politica celebra un personaggio chiave del panorama culturale iraniano. Regista, produttore, scrittore, traduttore, Ebrahim Golestan (classe 1922) fondò la prima casa di produzione indipendente iraniana, Golestan Film Studio, che in dieci anni di attività produsse alcuni dei titoli più interessanti della storia del cinema nazionale. Ebrahim Golestan sarà a Bologna per incontrare il pubblico del festival insieme alla curatore della rassegna Ehsan Khoshbakht e alla regista e docente Mehrnaz Saeed-Vafa. Protagonista del nuovo appuntamento della serie L'idea di conservare il cinema è invece Chema Prado, storico direttore della Filmoteca española, istituzione che ha guidato per ventisei anni fino allo scorso marzo, e membro FIAF sempre in prima linea nella salvaguardia del patrimonio cinematografico. All'incontro, condotto da Gian Luca Farinelli, partecipano il regista Bernardo Bertolucci e José Manuel Costa (direttore della Cinemateca Portuguesa).

Cinema Lesson: Meeting with Ebrahim Golestan
The Idea of Preserving Cinema: Chema Prado & Friends

Sala Auditorium, 4 p.m. and 5 p.m.
The section
Golestan Film Studio, poetry and politics celebrates a figure of particular importa nce to Iranian culture. Director, producer, writer and translator Ebrahim Golestan (born in 1922) founded the first independent Iranian film studio, which during its 10 years of activity managed to produce some of the most remarkable films in the history of Iranian cinema. Ebrahim Golestan will be in Bologna to meet the festival public together with the curator of the section Ehsan Khoshbakht and the director and scholar Mehrnaz Saeed-Vafa. The protagonist of the latest appointment in the series The Idea of Preserving the Cinema is Chema Prado, former director of the Filmoteca española, an institution that he was the head of for twenty-six years, until last March, and a member of FIAF who was always in the front line of the fight to preserve film heritage. Bernardo Bertolucci and José Manuel Costa (director of the Cinemateca Portuguesa) will be participating in the event, presented by Gian Luca Farinelli.
Ritrovati e Restaurati: Spettacolo di varietà
Piazza Maggiore, ore 21.45

Uno dei più grandi musical di sempre. C’è uno spettacolo da mettere in scena e c’è la messa in scena musicale del mondo (Franco La Polla). C’è Fred Astaire, che ci presenta il proprio dolce tramonto: non è poi vero, perché balla come solo lui sa fare, e alla fine sarà lui ad avere gli applausi e la ragazza. Certo però la stagione d’oro del musical volge al termine, e la vena di malinconia dà un fascino irripetibile alla trascinante dichiarazione di poetica del numero-guida (That’s Entertainment). Come non attendere con gioia questo restauro, questa proiezione? Come sarà, su un o schermo così grande, quella passeggiata notturna in Central Park, quel momento magico in cui il movimento leggero del passo diventa, con un solo, inatteso, quasi involontario scarto laterale, movimento aereo della danza? Un’intermittenza del cuore, al cinema. Uno dei momenti che danno un senso definitivo all’invenzione dei fratelli Lumière. Non perdiamocelo.
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Recovered and Restored: The Band Wagon
Piazza Maggiore, 9.45 p.m.
On e of the greatest musicals ever. There’s a show to put on and there’s the
musical staging of the world (Franco La Polla). There’s Fred Astaire, who offers us his own sweet decline – which isn’t true after all because he dances like only he can, and in the end it’s him that gets the applause and the girl. The golden age of the musical was certainly drawing to a close, however, and this streak of melancholy gives an unrepeatable charm to the catch-phrase of the principal number (That’s Entertainment). Who wouldn’t be looking forward to this restoration and its screening? What will it be like on such a big screen? ...the night time stroll in Central Park, that magic moment when their light steps become the aerial movements of the dance with one unexpected almost involuntary sideways swerve? A missed heartbeat, at the cinema. One of the moments that give a definite meaning to the Lumière brothers’ invention. Not to be missed.

   
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Il Cinema Ritrovato
Cineteca di Bologna and Mostra Internazionale del Cinema Libero
Via Riva di Reno, 72 - 40122 Bologna - Italy
Tel: (+39) 0512194814 - Fax (+39) 0512194821
ilcinemaritrovato@cineteca.bologna.it
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