Il Cinema Ritrovato al cinema: Chinatown In prima visione in 70 sale italiane. Al Lumière domenica 1, lunedì 2 e martedì 3 giugno “L'ultimo grande film hollywoodiano”: così Enrico Ghezzi a proposito del capolavoro di Roman Polanski, il nuovo capitolo della felice avventura del Cinema Ritrovato al cinema, la distribuzione nazionale di grandi film restaurati promossa dalla Cineteca di Bologna in collaborazione con Circuito Cinema. Classici di ogni tempo (e senza tempo) che tornano a essere prime visioni. "Una delle piu felici e originali riletture contemporanee del detective movie di eredità chandleriana. La qualità dei dialoghi e della ricostruzione d'epoca, l'accurata gradualità con cui viene alimentato lo spessore dei personaggi e dei loro anfratti psichici, l'eleganza visiva della messa in scena sono in realtà al servizio di una severa disamina di ogni mondo possibile, senza appello o riscatto. [...] Polanski imprime a questa rilettura la radicalità di uno scetticismo tipico dei suoi film migliori, quasi nascosto da una ricostruzione preziosa di cui tutti sono complici: John Huston (il padre del noir, qui nei panni di un patriarca onnipotente: la storia si svolge nel 1937, qualche anno prima che egli desse vita al genere con Il mistero del falco), Faye Dunaway (alla sua prova migliore), e naturalmente Nicholson: forse il più riuscito dei discendenti contemporanei di Philip Marlowe" (Mario Sesti). >> Maggiori informazioni |
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Prima visione in lingua originale: Maps to the Stars di Cronenberg fino a mercoledì 4 giugno – Cinema Lumière Prosegue al Lumière, dopo il passaggio al festival di Cannes che è valso a Julianne Moore la Palma d'oro per la migliore interpretazione femminile, la programmazione di uno dei più attesi film della stagione. Maps to the Stars unisce la bellezza selvaggia della scrittura di Bruce Wagner all’avvincente regia di David Cronenberg e a un cast stellare (oltre alla Moore, John Cusack, Robert Pattinson e Mia Wasikowska), per osservare il lato tristemente comico di una famiglia di Hollywood che insegue la celebrità e si scontra con i fantasmi del passato. Il risultato mostra una moderna Hollywood gotica e allo stesso tempo il bisogno costante di fa ma e approvazione del Ventunesimo secolo, descrivendo anche la debolezza e la fragilità che si nascondo nell’ombra. “È una storia che parla del presente e che attacca ferocemente il momento in cui stiamo vivendo, culturalmente e soprattutto tecnologicamente” (David Cronenberg). >> Maggiori informazioni |
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Uno sguardo al documentario. Jonathan Nossiter presenta Resistenza naturale Per la proiezione delle ore 20 degustazione di vini naturali Venerdì 30 maggio, ore 18, 20 e 22.15 – Cinema Lumière Dieci anni dopo Mondovino, Jonathan Nossiter torna a raccontare il mondo della produzione vinicola naturale, stavolta spostandosi dalla Francia all'Italia. Un documentario che ha al centro la memoria – di un antico modo di coltivare, di fare, di pensare la terra e i suoi prodotti – e che si fa difesa aperta di una natura oggi spesso mistificata e violata. Il film procede per libere associazioni tra testimonianze e immagini del presente o d’archivio, stabilendo un nesso tra resistenza del patrimonio culturale e del mondo contadino. "Il film racconta la sincerità (una qualità diventata radicale) e il coraggio di quattro viticoltori naturali italiani (Elena Pantaleoni, Stefano Bellotti, Giovanna Tiezzi e Corrado Dottori) [...]. E celebra il fatto che in Italia la cultura contadina è sempre andata di pari passo con la cultura del cine ma" (Jonathan Nossiter). Sarà lo stesso regista a presentare le proiezioni in programma alle ore 20 e 22.15. In occasione di quella delle ore 20 sarà offerta una degustazione di vini naturali. >> Maggiori informazioni |
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Roy Menarini presenta il libro Cinema senza fine A seguire Cosmopolis di David Cronenberg Sabato 31 maggio, dalle ore 21 – Biblioteca Renzo Renzi e Cinema Lumière Il cinema è morto? Funerale rimandato a data da destinarsi. La sua originalità ne permette reviviscenza e sviluppi, la sua immortalità gli consente di uscire dalla tomba in cui era stato sepolto, vivo. E se esiste – anzi si rilancia – una nuova cinefilia è perché vediamo film ovunque, in tv, su satellite, su web, su tablet, su smartphone, e non per questo ne perdiamo l’aura. Il cinema si è riprogrammato da solo e ha generato una cultura che gli cresce intorno, sempre imprevedibile. Del cinema contemporaneo, di 25 capolavori (spesso misconosciuti) si occupa il libro Cinema senza fine. Un viaggio cinefilo attraverso 25 film (Mimesis, 2014), che sarà presentato dal curatore Roy Menarini e dall'Assessore alla Cultura del Comune di Bologna Alberto Ronchi presso la Biblioteca Renzo Renzi (ore 21). A seguire, c ocktail per tutti i presenti. Chiude la serata la proiezione di uno dei film analizzati nel libro, Cosmopolis di David Cronenberg, introdotto da Roy Menarini. >> Maggiori informazioni |
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Cineclub per ragazzi: Shaun – Vita da pecora Sabato 31 maggio, ore 16 – Cinema Lumière Ad accompagnarci nell'appuntamento che chiude la stagione 2013/2014 del Cineclub per ragazzi è la simpatica pecora Shaun, protagonista di una celebre serie della Aardman Animations, priva di dialoghi e adatta anche a un pubblico di piccolissimi. Dopo la proiezione di alcuni episodi, mostreremo alcuni dei lavori realizzati nel corso dei laboratori di Schermi e Lavagne. A seguire, merenda presso Lortica. >> Maggiori informazioni |
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Anteprima Biografilm Festival: Wałesa – Man of Hope Domenica 1° giugno, ore 20.15 – Cinema Lumière “Sono un semplice lavoratore, ma non mi sento inferiore a nessuno”. Così si apre l’intervista a Lech Wałesa realizzata da Oriana Fallaci nel 1981, filo conduttore dell'ultimo film del maestro del cinema polacco Andrzej Wajda, anteprima d'autore della decima edizione del Biografilm Festival, in programma dal 6 al 16 giugno. Walesa è stato il capo del primo sindacato indipendente dell’Europa comunista, Solidarnosc, perseguitato per le sue idee. E poi un controverso presidente della Polonia democratica. Terzo capitolo di una trilogia iniziata con L’uomo di marmo e L’uomo di ferro, il film restituisce i chiaroscuri dell’operaio che cambiò il destino di una nazione: un lavoratore, in realtà, tutt&rsqu o;altro che 'semplice'. >> Maggiori informazioni |
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Concorso Take... Action! Giovani registi per la lotta ai tumori del sangue Ultimi giorni per partecipale alla quarta edizione di Take… Action!, concorso promosso da AIL - Associazione Italiana contro le leucemie-linfomi e mielomi, rivolto ai giovani videomaker di tutta Italia, invitati a realizzare spot che sensibilizzino sull’importanza della ricerca scientifica e sull'impegno nel volontariato. In palio per i vincitori ci sono esperienze di collaborazione sul set e menzioni speciali con opportunità di formazione. Gli spot vincitori saranno proiettati, fra le altre occasioni, durante la rassegna estiva 'Sotto le Stelle del Cinema' in Piazza Maggiore. >> Maggiori informazioni |
sabato 31 maggio 2014
Fine settimana in cineteca
venerdì 30 maggio 2014
Il gusto della memoria
Sono aperte
le iscrizioni alla terza edizione del festival “Il gusto della memoria,”
rassegna di
film ispirati alle immagini d'archivio che si terrà - a ingresso gratuito fino ad esaurimento posti - a Roma, presso la Sala Cinema Trevi (vicolo del Puttarello, 25) e su un battello
sul Lago di Bracciano, il 27 e 28
settembre 2014. Per il secondo anno è aperto il contest, con scadenza al 15 agosto 2014 per registi
appassionati di immagini d’archivio. Il tema
di quest’anno è : Ero quello che non sono
più. Il cambiamento, un tema di certo non facile, lirico, filosofico che si
pone una domanda esistenziale: Cosa vuol
dire cambiare? Novità di questa edizione, il contest Junior, dedicato a agli studenti under 18 delle scuole medie e superiori, dal tema Questo sono io: biografie e autobiografie,
vere o false, ispirate dalle immagini tratte dall'archivio nosarchives.com.
Tutte le informazioni per partecipare al bando al link comeeravamocontest2014.webnode.it
Il contest è articolato in tre sezioni: Fiction, con cortometraggi della
durata massima di 12 minuti; Documentari,
per opere di reportage o di docufiction della durata massima di 30 minuti e
infine la sezione Advertising dedicata a spot
pubblicitari per prodotti attuali o vintage, della durata massima di 45
secondi. Tutti i lavori devono essere presentati entro il 15 agosto 2014 e
devono contenere almeno il 60% di immagini di cinema amatoriale tratte
nell’archivio nosarchieves.com che custodisce in full HD film realizzati tra il
1922 ed il 1984 girati in formato ridotto (8mm, 9,5mm, 16mm, 17,5mm e Super8). Oltre al materiale scaricabile
dall'archivio, si potranno usare immagini vecchie e nuove girate con qualsiasi
supporto tecnologico.
Il festival, fondato e diretto dalla montatrice e regista Cecilia Pagliarani, recentemente impegnata nel montaggio del documentario di Gianni Amelio, Felice chi è diverso, presentato al recente Festival del Cinema di Berlino, è organizzato dall’Associazione per la salvaguardia della memoria filmica amatoriale Come Eravamo, in collaborazione con l’archivio di cinema amatoriale nosarchives.com e il portale di cinema cinemaitaliano.info. La giuria dell’edizione 2014 è composta da: Emiliano Morreale, conservatore della Cineteca Nazionale; la regista Alina Marazzi (Tutto parla di te, Vogliamo anche le rose, Un'ora sola ti vorrei); Ciro Giorgini, regista, scrittore e autore di Fuori Orario e Blob; Stefano Amadio, giornalista, sceneggiatore e direttore di Cinemaitaliano.info; la regista Fiorella Infascelli (Il vestito da sposa, Zuppa di pesce); il regista documentarista Marco Santarelli (Lettera al Presidente, Milleunanotte, Scuola Media); Luigi Vernieri, direttore di IED Visual Communication e la giornalista cinematografica Valentina Neri.
Un evento unico, ispirato dall’opera di salvaguardia della memoria dell’archivio nosarchives, che possiede, restaura e digitalizza secondo i più innovati dispositivi dagherrotipi, negativi su vetro, diapositive, Polaroid, filmini familiari e di viaggi e di fatto costituisce il primo archivio mondiale di video ed immagini amatoriali. Il portale ospita più di 10mila filmati e un innumerevole repertorio di immagini che hanno fatto la storia del Ventesimo secolo.
http://comeeravamocontest2014.webnode.it
associazionecomeravamo@gmail.com
Facebook: https://www.facebook.com/IlGustoDellaMemoria2014?ref=hl
tel. 06 97240308
mercoledì 28 maggio 2014
Convegno di musicologia
Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
DIPARTIMENTO DELLE ARTI
CIMES
presenta
DIPARTIMENTO DELLE ARTI
CIMES
presenta
MUSICIANS
AND MUSICOLOGISTS AS THEACHERS:
HOW
TO CONSTRUCT MUSICAL COMPREHENSION FOR STUDENTS
convegno
internazionale
di studi a cura di
Giuseppina
La Face Bianconi, Oliver Kern, Elena Petrušanskaja
giovedì
29 e venerdì 30 maggio 2014, ore 10.30-19
nel
salone di palazzo
Marescotti-Brazzetti, via
Barberia 4 – Bologna
ingresso
libero fino esaurimento posti
Il
Dipartimento delle Arti (DARvipem) dell’università di Bologna
dedica due giorni a un confronto fra musicisti e musicologi sulla didattica musicale, all’università e nei
conservatori. L’evento è a cura di Giuseppina La Face
(musicologa e direttore del Dipartimento delle Arti), Oliver
Kern ed Elena Petrušanskaja. Il titolo si può tradurre come:
"Musicisti e musicologi
come insegnanti: come costruire la conoscenza musicale
per gli studenti"
Il convegno nasce dalla
convinzione che un assiduo scambio di esperienze, metodologie
e conoscenze specialistiche tra musicologi e docenti di
musica, non possa che giovare alla costruzione di un modello
di educazione musicale, valido in diversi sistemi scolastici,
che valorizzi la dimensione storica ed estetica
dell’esperienza musicale, forse
la più esposta al rischio della banalizzazione in un’epoca che
punta soprattutto sulla concezione della musica come
intrattenimento. Questa è la prima
iniziativa pubblica promossa dal gruppo di studio della
Società Internazionale di Musicologia.
Il convegno, cui partecipano
16 studiosi da Italia, Canada, Germania, Russia - è realizzato
in collaborazione con «Il Saggiatore musicale - SagGEM» e
IMS Società internazionale di musicologia, ed è l’ultimo
evento a chiusura della rassegna “CIMES progetti di cultura
attiva 13/14” promossa dal centro CIMES del Dipartimento
delle Arti – Università di Bologna.
Questo
convegno costituisce la prima iniziativa pubblica promossa dal
Gruppo di studio, focalizzato sul tema della trasmissione del
sapere musicale come scopo fondante dell’educazione musicale,
costituito durante il XIX congresso della Società
Internazionale di Musicologia (Roma, 1-7 luglio 2012). Gli
indirizzi di ricerca del gruppo si possono riassumere in
quattro punti: fondamenti e criteri pedagogici e disciplinari
dell’educazione musicale; la prospettiva storica ed estetica
nell’educazione musicale; l’insegnamento della musica in
ambito europeo ed extraeuropeo; modelli e metodologie
didattiche applicate all’insegnamento musicale.
INFO
al
pubblico:
centro CIMES Dipartimento
delle Arti tel.
051.2092400
Programma
dettagliato, sul sito DARvipem: www.dar.unibo.it
Link
diretto
al convegno:
http://www.dar.unibo.it/it/ricerca/centri/cimes/13-14/musica/calendario/musicians-and-musicologists-as-teachers
martedì 27 maggio 2014
Incontro con Ugo Panella
Ugo Panella:
le mie foto per raccontare
i
sotterranei del mondo
Ugo
Panella fotografo di grande fama, autore di libri e servizi
pubblicati sulle riviste più prestigiose nazionali ed
internazionali, sarà il prossimo ospite di BEATI
CHI? Riflessioni su un mondo che cambia. Protagonisti del nostro
tempo che
si terrà a Bondeno
(Fe) Sabato 31 maggio alle ore 17 presso il nuovo centro Maria Regina
della Pace, in via vittime dell’ 11 settembre n. 18 (dietro
il supermercato Famila nel quartiere del sole).
Ugo
Panella, inizia la carriera di fotogiornalista documentando i
conflitti del Centro America alla fine degli anni '70, in particolare
la guerra civile in Nicaragua e più tardi quella in Salvador. Ha
raccontato la vita negli slums di Nairobi, il lavoro di migliaia di
uomini che per pochi dollari al giorno, smantellano navi cargo in
disuso nel porto di Cittagong in Bangladesh, la vita in un cimitero
del Cairo abitato da quasi due milioni di senza tetto e che hanno
fatto delle tombe la loro casa.
Il suo lavoro lo ha portato anche in Albania, Argentina, India, Sri Lanka, Filippine, Cipro, Palestina, Somalia, Etiopia, Iraq ed Afghanistan (paese da dove è rientrato pochi giorni fa dopo aver documentato le ultime elezioni).
Nel 2001, in Sierra Leone, ha affiancato l'impegno di I.M.C. (International Medical Corp) nel recupero dei bambini soldato, mentre con Handicap International ha seguito i campi profughi per i mutilati della guerra civile.
Nel 1998 è stato il primo fotogiornalista, insieme all'inviata esteri di Repubblica Renata Pisu, a denunciare in Bangladesh la condizione di migliaia di ragazze sfigurate dall'acido solforico per aver rifiutato le avances di uomini violenti. In collaborazione con Soleterre, ha seguito un progetto articolato in quattro continenti sui tumori infantili derivanti da disastri ambientali, documentando i progetti sanitari e l'assistenza alle famiglie dei bambini malati. Collabora assiduamente con Pangea onlus documentando i loro progetti di microcredito in India e Afghanistan.
Il suo lavoro lo ha portato anche in Albania, Argentina, India, Sri Lanka, Filippine, Cipro, Palestina, Somalia, Etiopia, Iraq ed Afghanistan (paese da dove è rientrato pochi giorni fa dopo aver documentato le ultime elezioni).
Nel 2001, in Sierra Leone, ha affiancato l'impegno di I.M.C. (International Medical Corp) nel recupero dei bambini soldato, mentre con Handicap International ha seguito i campi profughi per i mutilati della guerra civile.
Nel 1998 è stato il primo fotogiornalista, insieme all'inviata esteri di Repubblica Renata Pisu, a denunciare in Bangladesh la condizione di migliaia di ragazze sfigurate dall'acido solforico per aver rifiutato le avances di uomini violenti. In collaborazione con Soleterre, ha seguito un progetto articolato in quattro continenti sui tumori infantili derivanti da disastri ambientali, documentando i progetti sanitari e l'assistenza alle famiglie dei bambini malati. Collabora assiduamente con Pangea onlus documentando i loro progetti di microcredito in India e Afghanistan.
Dopo
una breve ma intensa carriera come atleta professionista nella
squadra nazionale di scherma, che lo ha portato fino alle olimpiadi
del Messico del 1968, decide di deporre la sciabola per dedicarsi
agli invisibili. Proprio in quei giorni, infatti, a Città del
Messico, un attentato uccide 300 studenti, un episodio che lo
colpisce profondamente e fa nascere in lui l’ idea di dedicarsi ad
altro.
"Fotografare
il dolore è difficile perché il confine tra verità e pietismo è
sempre molto labile e l'obiettivo scruta impietoso, invade, rischia
di togliere pudore alla disperazione degli uomini".
Sono parole sue, che dalla passione per la fotografia di denuncia e impegno civile da quasi quarant’ anni si è fatto condurre in vari luoghi del mondo, dove il quotidiano è spesso scandito dalla violenza e dalla mancanza di rispetto per la vita.
Sono parole sue, che dalla passione per la fotografia di denuncia e impegno civile da quasi quarant’ anni si è fatto condurre in vari luoghi del mondo, dove il quotidiano è spesso scandito dalla violenza e dalla mancanza di rispetto per la vita.
“Una
fotografia non cambia il mondo, ma può far conoscere quella parte di
mondo che altrimenti rimarrebbe al buio, non sarebbe conosciuto,
semplicemente non esisterebbe. Ed anche in questi angoli vivono
persone che hanno la stessa dignità e diritto di vivere
dignitosamente di chi abita in zone più fortunate”.
Il
suo sarà un racconto di immagini e parole che non potrà lasciare
indifferenti quanti vorranno incontrare questo nuovo membro della
ormai grande famiglia di Beati Chi?, che da cinque anni ormai
raccoglie la testimonianza di chi cerca di essere protagonista, a suo
modo, di un mondo che cambia.
lunedì 26 maggio 2014
Serie TV in convegno
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Media Mutations 6 - foto concessa da Chris Palmer |
a
chiusura della XXVI rassegna LA SOFFITTA 2014
MEDIA
MUTATIONS 6
Convegno
internazionale di studi
martedì 27 maggio ore 14.30-19 e mercoledì 28 maggio ore 9.45-19
nel
salone di Palazzo Marescotti, via Barberia 4 - BOLOGNA
Ingresso
libero fino ad esaurimento posti
La
sesta edizione del convegno internazionale sul panorama contemporaneo
dei media, quest’anno a cura di Luca
Barra,
Leora Hadas,
Veronica
Innocenti
e
Paolo Noto,
è promossa dal Dipartimento
delle Arti – Centro La Soffitta,
ultimo evento della rassegna “La Soffitta 2014”.
Media
Mutations 6
si focalizza sulle serie TV e in particolare sulle relazioni tra
modelli produttivi e forme del racconto, sulla struttura industriale
che le produce e sull’articolazione in diverse tipologie di
offerta, dalle televisioni free-to-air
alle
premium.
Serie di grande popolarità come The
Walking Dead,
The
Newsroom,
Breaking
Bad,
Romanzo
Criminale,
infatti, prendono forma in stretta connessione con le modalità
produttive, le regolamentazioni istituzionali e le strategie di rete
delle emittenti che le trasmettono, subendo ulteriori evoluzioni una
volta immesse nello scenario mediale nel quale confluiscono.
Media
Mutations 6,
in italiano e inglese, ha per sottotitolo "Modes
of productions and narrative forms in the contemporary TV series”
che si potrebbe tradurre come “modelli produttivi e forme narrative
nelle serie TV contemporanee”.
Keynote
speakers: Catherine
Johnson
(University of Nottingham) e Derek
Kompare
(Southern Methodist University). 25 i relatori, dalle principali
università italiane e dall’estero: Stati Uniti, Gran Bretagna,
Francia, Svizzera, Turchia.
Sarà
possibile seguire l’intero convegno anche a distanza, grazie alla
diretta
streaming
attiva
dal sito web del DARvipem - Dipartimento delle Arti:
www.dar.unibo.it, a libero accesso.
Spiegano
i curatori: “Pochi nutrono ancora dubbi sul fatto che le serie
televisive, sia europee sia statunitensi, rappresentino la forma di
racconto per immagini più innovativa e coinvolgente degli ultimi
anni. Molto resta da fare, però, per comprendere la loro natura di
prodotti complessi realizzati da un sistema industriale in piena fase
di riorganizzazione. (…)
Cosa
succede se a produrre le serie sono direttamente gli operatori over
the top, i
distributori di contenuti come Netflix e Amazon? Da chi è composto
il pubblico delle serie TV e quali sono i modi migliori per
conoscerlo e misurarlo? Quali sono i caratteri della fiction europea
che ne permettono una circolazione globale? Gli organizzatori del
convegno (Veronica Innocenti e Paolo Noto dell'Università di
Bologna, Luca Barra della Cattolica di Milano e Leora Hadas della
University of Nottingham) hanno ottenuto risposta a queste e altre
domande nelle proposte arrivate da studiosi italiani e soprattutto
internazionali.
Tra
i relatori molti nomi illustri, come Jay David Bolter, autore insieme
a Richard Grusin del celebre Remediation.
Competizione e integrazione tra media vecchi e nuovi e
James Hay, uno dei più accreditati studiosi della reality
TV
a livello internazionale, ma anche un elevato numero di ricercatori
giovani e giovanissimi, a dimostrazione della centralità di questo
tema nel dibattito contemporaneo sui media.”
Informazioni
al
pubblico:
Dipartimento delle Arti tel.
051.2092400
www.dar.unibo.it
domenica 25 maggio 2014
In cineteca
Il Cinema Ritrovato al cinema: Chinatown Da lunedì 26 maggio in prima visione in 70 sale italiane. Al Lumière tutti i lunedì e martedì fino al 4 giugno “L'ultimo grande film hollywoodiano”: così Enrico Ghezzi a proposito del capolavoro di Roman Polanski, il nuovo capitolo della felice avventura del Cinema Ritrovato al cinema, la distribuzione nazionale di grandi film restaurati promossa dalla Cineteca di Bologna in collaborazione con Circuito Cinema. Classici di ogni tempo (e senza tempo) che tornano a essere prime visioni. "Una delle piu felici e originali riletture contemporanee del detective movie di eredità chandleriana. La qualità dei dialoghi e della ricostruzione d'epoca, l'accurata gradualità con cui viene alimentato lo spessore dei personaggi e dei loro anfratti psichici, l'eleganza visiva della messa in scena sono in realtà al servizio di una severa disamina di ogni mondo possibile, senza appello o riscatto. [...] Polanski imprime a questa rilettura la radicalità di uno scetticismo tipico dei suoi film migliori, quasi nascosto da una ricostruzione preziosa di cui tutti sono complici: John Huston (il padre del noir, qui nei panni di un patriarca onnipotente: la storia si svolge nel 1937, qualche anno prima che egli desse vita al genere con Il mistero del falco), Faye Dunaway (alla sua prova migliore), e naturalmente Nicholson: forse il più riuscito dei discendenti contemporanei di Philip Marlowe" (Mario Sesti). >> Maggiori informazioni |
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Prima versione in lingua originale: Maps to the Stars di Cronenberg fino a mercoledì 28 maggio – Cinema Lumière In contemporanea all'anteprima al Festival di Cannes, arriva al Lumière uno dei più attesi film della stagione. Maps to the Stars unisce la bellezza selvaggia della scrittura di Bruce Wagner all’avvincente regia di David Cronenberg e a un cast stellare (Julianne Moore, John Cusack, Robert Pattinson), per osservare il lato tristemente comico di una famiglia di Hollywood che insegue la celebrità e si scontra con i fantasmi del passato. Il risultato mostra una moderna Hollywood gotica e allo stesso tempo il bisogno costante di fama e approvazione del Ventunesimo secolo, descrivendo anche la debolezza e la fragilità che si nascondo nell’ombra. “È una storia che parla del presente e che attacca ferocemente il momento in cui stiamo vivendo, culturalmente e soprattutto tecnologicamente” (David Cronenberg). >> Maggiori informazioni |
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Prima visione: Più buio di mezzanotte fino a mercoledì 28 maggio – Sala Cervi “È un film dedicato a tutti coloro che hanno vissuto coraggiosamente ma sono morti per la loro identità 'non conforme', vittime di una società omofoba e discriminatoria. È un film che vuole dare un volto e una voce agli invisibili: uomini donne e bambini che ogni giorno, in tutto il mondo, devono lottare per difendersi dagli insulti, dagli abusi e dall’odio”. Così Sebastiano Riso a proposito del suo film d'esordio inserito nella Semaine de la Critique del Festival di Cannes 2014. La storia è quella di Davide, un quattordicenne diverso dagli altri: c’è qualcosa nel suo aspetto, che lo fa somigliare ad una ragazza. Scappa di casa e il destino lo porta a scegliere come rifugio il parco più grande di Cat ania, un mondo a parte che il resto della città fa finta di non vedere. Il mondo degli emarginati, compresi molti coetanei di Davide come lui scappati dalle rispettive famiglie. Una famiglia allargata che sembra confortarlo fino a quando il passato irrompe nel presente e a Davide tocca la scelta più difficile. >> Maggiori informazioni |
sabato 24 maggio 2014
La grande guerra
La “ Leggenda del Piave” o “ il Piave mormorò” è un testo che fa parte del enorme patrimonio musicale legato alla “ retorica patriottica” tipica della prima metà del '900, una canzone diffusa negli anni successivi perchè insegnata nelle scuole per anni, che rischia di sparire e di non venire, come “Leggenda”, più tramandata. Chiaro, non parliamo di un Epica Omerica, ma di una canzone pensata per celebrare la Vittoria della Grande Guerra, la Vittoria Mutilata e che fu anche Inno Nazionale per un breve periodo nel dopoguerra, in attesa della Repubblica e della Costituzione. Tra poco meno di un anno vi saranno le celebrazioni per i 100 anni dell'entrata in Guerra nel I Conflitto Mondiale, immagino già la retorica “anti-guerra” ( fatta dalle stesse persone che firmano per comprare gli F-35 o rinnovano i finanziamenti alle “Missioni di Pace” dove si “ Esporta la Democrazia “ ) e quella sull'Unita Nazionale ( per la quale, nel '14, si spingeva per andare in guerra, o meglio, per mandare a morire in guerra migliaia di giovani potenziali socialisti ). Io personalmente, nelle me ricerche personali sul periodo del '15-'18 ho sempre preferito canzoni come “ O Gorizia, tu sei maledetta” e “ Tapum”, meno logiche e retoriche patriottiche e più racconto della cruda realtà della trincea, come del resto mi sono innamorato di testi come “ Un anno sull'Altopiano” di Emilio Lussu e film come “Uomini contro” , perchè era necessario raccontare “cosa si fece in nome della Patria”, parlando di migliaia di morti, mutilati e di fame e povertà. Il mio breve articolo di quest'oggi vorrebbe farvi riflettere invece su come abbiamo la necessità di “ incontrarci sul Piave”, o meglio di come oggi la società di cui facciamo parte sia priva di un “sentimento comune”, come quello scatenato dalla vittoria sul Piave i seguito alla tragica sconfitta di Caporetto. http://www.appelloalpopolo.it/?p=11399
La fotografia modenese
giovedì 22 maggio 2014
Matisse e jazz
Blue Naïf | La forza delle note, l'emozione della musica
Cos'hanno in comune l’ensemble friulano-veneto Blue Naïf e Henri Matisse?
Una curiosa domanda a cui sarà possibile rispondere venerdì 23 maggio quando, a partire dalle 21.30, la band si esibirà nella straordinaria cornice del giardino di Palazzo dei Diamanti. Acquistando il biglietto della mostra Matisse, la figura per quella serata, il pubblico avrà l’opportunità di visitare la rassegna e di assistere al concerto. Un'iniziativa organizzata dal Gruppo dei 10, come appendice della ricca rassegna musicale Tutte le Direzioni in Springtime, in collaborazione con la Fondazione Ferrara Arte.
Come sottolinea il titolo della mostra, per Matisse la musica diventa colore e le note si trasformano in linee in movimento. La sua pittura, infatti, mostra alcuni tratti tipici del jazz, dal ritmo all'improvvisazione. "L’artista sapiente deve saper dimenticare la tecnica e conservare la freschezza dell'istinto" scrive l'artista, portando ad esempio le sue carte ritagliate come "improvvisazioni cromatiche e ritmate". Se la volontà di Matisse era quella di usare la propria grafia come "sfondo sonoro", uno stesso orientamento si può ritrovare nella nota band Blue Naïf. Composta da quattro apprezzatissimi musicisti (Fabio Rossato alla fisarmonica, Mattia Martorano al violino, Andrea Boschetti alla chitarra ritmica e Alessandro Turchet al contrabbasso), il quartetto riprende la tradizione europea sviluppando l'esperienza artistica inaugurata dal jazz parigino negli anni T renta e Quaranta.
È in programma un secondo appuntamento giovedì 5 giugno. Protagonista sarà questa volta l’inedito ensemble Icarus Quartet che coinvolgerà ancora una volta gli spettatori in un suggestivo dialogo tra l’arte di Matisse e la musica jazz.
Il concerto non si potrà prenotare, i posti andranno a esaurimento. La mostra rimarrà aperta fino alle 24.00 (chiusura biglietteria 23.30), permettendo al pubblico di visitarla sia prima che dopo il concerto.
Informazioni
Ufficio Informazioni e Prenotazioni
Mostre e Musei
tel. 0532 244949
www.palazzodiamanti.it
lunedì 19 maggio 2014
Tavolazzi-Firpo
ARES TAVOLAZZI E DANIELLA FIRPO IN "NOVO SOM"
Novo Som, al Ridotto del teatro comunale di Ferrara, con il celebre contrabbassista Ares Tavolazzi in duo con la vocalist Daniella Firpo, mercoledì 21 maggio alle 21.
Il progetto Tavolazzi-Firpo nasce nell'estate del 2012. Provenienti da esperienze lontane e diverse, i due artisti propongono un raffinato viaggio musicale nell' universo italo-brasiliano, attraverso un repertorio intimo e delicato, ma allo stesso tempo ricco di dinamismo e forza, interpretato soggettivamente, in cui voce e contrabbasso creano un “novo som” (nuovo suono), fatto di accenti e contrappunti, ritmiche e melodie provenienti dal vasto mondo del Jazz e della MPB - Musica Popolar Brasilera.
Ares e Daniella presentano un concerto originale fatto di un repertorio selezionato tra autori italiani e brasiliani come Bruno Martino, Nicola Arigliano, Gilberto Gil, Chico Buarque, Chiquinho Gonzaga, attraverso un' interpretazione unica di ogni brano, coniugando le ricche culture musicali da cui provengono.
Ingresso posto unico 6 euro, ridotto 3 per gli allievi di Conservatorio.
Novo Som, al Ridotto del teatro comunale di Ferrara, con il celebre contrabbassista Ares Tavolazzi in duo con la vocalist Daniella Firpo, mercoledì 21 maggio alle 21.
Il progetto Tavolazzi-Firpo nasce nell'estate del 2012. Provenienti da esperienze lontane e diverse, i due artisti propongono un raffinato viaggio musicale nell' universo italo-brasiliano, attraverso un repertorio intimo e delicato, ma allo stesso tempo ricco di dinamismo e forza, interpretato soggettivamente, in cui voce e contrabbasso creano un “novo som” (nuovo suono), fatto di accenti e contrappunti, ritmiche e melodie provenienti dal vasto mondo del Jazz e della MPB - Musica Popolar Brasilera.
Ares e Daniella presentano un concerto originale fatto di un repertorio selezionato tra autori italiani e brasiliani come Bruno Martino, Nicola Arigliano, Gilberto Gil, Chico Buarque, Chiquinho Gonzaga, attraverso un' interpretazione unica di ogni brano, coniugando le ricche culture musicali da cui provengono.
Ingresso posto unico 6 euro, ridotto 3 per gli allievi di Conservatorio.
venerdì 16 maggio 2014
Parrocchiali a Ferrara
Cinema San Benedetto
Via Tazzoli, 11
44121 Ferrara
segreteria telefonica 0532 215932
Ven 16 maggio ore 21:15
Sab 17 maggio ore 21
Dom 18 maggio ore 17 e ore 21
GIGOLO' PER CASO
Titolo originale: Fading Gigolo
Nazione: USA
Anno: 2014
Genere: Commedia
Durata: 90'
Regia: John Turturro
Sito italiano: www.gigolopercaso.com
Cast: John Turturro, Woody Allen, Sharon Stone, Sofía Vergara, Vanessa Paradis, Liev Schreiber, Bob Balaban, M'Barka Ben Taleb, Tonya Pinkins, Max Casella, Michael Badalucco, Aubrey Joseph, Jill Scott, Aida Turturro
Produzione: Antidote Films
Distribuzione: Lucky Red
_________________________-
TRACKS - ATTRAVERSO IL DESERTOdi John Curran
Con: Mia Wasikowska, Adam Driver, Rainer Bock, Roly Mintuma, John Flaus
Genere: Drammatico
Durata: 112 min.
VENERDI'
ORE 21.00
SABATO e DOMENICA
ORE 20,30 - 22,30
LUNEDI'
ORE 21.00
Nel 1977 la
venticinquenne Robyn Davidson partì da Alice Springs per raggiungere
l'Oceano Indiano. Con i suoi quattro dromedari e il suo cane Diggity
come soli compagni di viaggio, traversò 2700 miglia di deserto, in
un'impresa che fu narrata dal National Geographic , poi da un libro e
ora da questo film.Con: Mia Wasikowska, Adam Driver, Rainer Bock, Roly Mintuma, John Flaus
Genere: Drammatico
Durata: 112 min.
VENERDI'
ORE 21.00
SABATO e DOMENICA
ORE 20,30 - 22,30
LUNEDI'
ORE 21.00
Robyn Davidson, oggi nota scrittrice e antropologa, allora era una giovane che "non sentendosi di casa da nessuna parte" aveva deciso di perdersi nella solitudine di quel nowhere che è il deserto. Sulla base del suo libro Tracks, il regista americano John Curran ha girato nei luoghi veri con un'eccellente troupe, fra cui la direttrice di fotografia Mandy Walker che per trovare la giusta chiave visiva si è ispirata al reportage con cui Rick Smolan (Adam Driver), su incarico di National Geographic, immortalò momenti salienti del viaggio. "
Da Alice Springs all'Oceano Indiano, dopo un paio d'anni di preparazione, passati a prendere confidenza con gli animali e ad indurirsi i piedi in vista della fatica, e dopo i saluti alla famiglia e ai pochi amici, con la sponsorizzazione del National Geographic e l'accordo di incontrare periodicamente lungo la strada il fotografo Rick Smolan, per permettergli di documentare l'epica impresa, la venticinquenne Robyn Davidson partì.
A darle volto, una ottima Mia Wasikowska che conferma di essere una signora attrice, tra scenari mozzafiato
Curran (…) riesce a restituirci un senso dell'avventura ormai fuori corso. E illumina questo viaggio, che è anche e soprattutto interiore, con una finezza, un rispetto, un'eleganza assai poco comuni nelle grandi produzioni. Riportandoci anche verso quella che fu l'ultima epoca in cui era possibile ribellarsi senza necessariamente finire sotto i riflettori del villaggio globale.
Cinema Teatro
Santo Spirito
Via della Resistenza 7
44121 Ferrara
Tel. 0532 200181
--
mercoledì 14 maggio 2014
Ferrara organistica
Ferrara organisticaSpazi, Luoghi e Figure della grande Tradizione Estense Rinascimentale.
|
Contatti
Conservatorio G. Frescobaldi
tel. 0532 207412
|
Concerti nel Ridotto 2014
Occasioni d'ascolto dal grande repertorio classico.-
Mercoledì 14 Maggio 17:00CANCIONES ESPAÑOLAS ANTIGUASSabato 17 Maggio 17:00SALOTTO ITALIANOArie vocali e brani strumentali italiani dal Settecento a oggiDomenica 18 Maggio 10:00 - Luoghi Storici Di FerraraINVENZIONI. MIXXERMaratona di musica nei luoghi storici di Ferraraa cura del Conservatorio FrescobaldiIngresso libero
-
Ferrara - Corso Martiri della Libertà, 5
- Ingresso: 6,00 euro salvo quando diversamente indicato.
martedì 13 maggio 2014
Renato Pasmanik
Officina delle Zattere
Venezia, 16/25 maggio 2014
Reportage fotografico sulla regione di Jalapão, Brasile
comunicato stampa
Viaggiatore e fotoreporter instancancabile, Renato Pasmanik inaugurerà giovedì 15 maggio alle ore 18.00, in collaborazione con la Galleria Jef di Parigi, una nuova personale presso l'Officina delle Zattere di Venezia (www.officinadellezattere.it).
Il fotografo brasiliano presenta al pubblico un gruppo di nuove fotografie a colori (stampe digitali su carta Hahnemühle, edizione 1/3) realizzate durante uno dei suoi ultimi viaggi ai confini della civiltà. Questa volta si tratta di un reportage su Jalapão, una meravigliosa e selvaggia riserva naturale situata nell'entroterra del Brasile. Un nuovo, ulteriore "tassello" esplorativo che va ad aggiungersi al grande ciclo Un Regard Silencieux, al quale Pasmanik si sta dedicando ormai da diversi anni.
Jalapão è una microregione dello stato del Tocantins, appartenente alla mesoregione Oriental do Tocantins. Questo luogo speciale è considerato una delle maggiori attrazioni del "cerrado", una savana tropicale ed ecologica del Brasile, di recente diventata meta di grande interesse anche per gli amanti del turismo d'avventura. Le foto che Pasmanik ha realizzato su Jalapão mostrano chiramante le forme espressive di questo angolo incontaminato della terra, una natura intimamente vicina all'uomo senza esserne sfruttata, capace di ispirare una silenziosa contemplazione.
Personaggio schivo e riservato, Renato Pasmanik non si concede volentieri, non racconta con facilità le proprie emozioni, sembra essere totalmente immerso nel suo lavoro, senza nulla offrire alla nostra curiosità. Fin da bambino affascinato dalla fotografia e da ciò che rivela (o può rivelare) di noi stessi, ha svolto il suo primo importante lavoro nel 1998, realizzando un portfolio di ritratti dei più celebri direttori di ristoranti in Brasile. Un'indagine fotografica squisitamente psicologica sugli uomini e sul ruolo che investono nel mondo del lavoro.
Successivamante attratto dalla natura e dalle infinite possibilità che l'indagine del reale può ancora offrire allo sguardo dell'uomo, ha rivolto la sua attenzione al paesaggio, scegliendo di ritrarre alcuni dei luoghi più nascosti del pianeta. Ama la fotografia aerea, e questo ciclo, come molti dei precedenti ne è una nuova conferma.
Pasmanik prende posto su dei piccoli aeromotori da turismo, che in volo gli permettono di ritrarre la terra dal punto di vista del cielo, potendo così scoprirne in un modo insolito la bellezza e la vastità. "Quando inizio a riprendere e a fotograre dall'aereo" racconta il fotografo, "non so ancora bene e precisamente quale piano privilegiare, ma lascio semplicemente che il paesaggio si impossessi del mio obbiettivo, che la mia fotografia si sposi con le forme terrestri, che la mia sensibilità di fotografo le traduca e le restituisca" .
Per Pasmanik "Un Regard Silencieux" è mostrare che la terra abbonda e pullula di vita, che l'acqua, la fauna, la flora sono forme bellissime e appaganti, che riflettono totalmente le nostre emozioni. L'autore preferisce ritrarre luoghi avulsi dalla presenza umana, dove il sentimento di intimo raccogliemento assume così maggiore grandezza e maestosità. Sembra essere alla ricerca di emozioni forti, quasi primordiali, ispirate dalla bellezza di ciò che ci circonda, senza mediazioni: "assaggiare l'immensità con l'obbiettivo per me è estremamente appagante", dice Pasmanik, "ho così la sensazione di possedere il mondo".
La mostra si potrà visitare fino al 25 maggio 2014.
Unitamente alle nuove realizzazioni si potranno ammirare anche alcune fotografie realizzate dall'autore nel 2012, in parte presentate anche alla mostra alla Galleria Gomiero di Milano del novembre scorso.
Disponibile anche un grande libro in cui è pubblicata la totalità della produzione di Pasmanik, in vendita in mostra ad un prezzo speciale di 50 euro.
Didascalia dell'immagine:Renato Pasmanik, Jalapão, 2014
stampa digitale a colori su carta Hahnemühle
dimensioni: cm 32x20, tiratura: 1/3
Courtesy: Galleria Jef, Parigi
Scheda tecnica della mostra:
Renato PasmanikNuove fotografie
Reportage sulla regione di Jalapao, Brasile
Vernissage:
15 maggio 2014, ore 18.00
Durata della mostra:
16.05 / 25.05.2014
entrata libera
Orari:
da lunedì a domenica: 11.00-19.00
Sede espositiva:
Officina delle Zattere
Fondamenta Nani
Dorsoduro 947
30123 Venezia
lunedì 12 maggio 2014
Il seicento in musica
Alma Mater
Studiorum - Università di Bologna
DIPARTIMENTO DELLE ARTI
CIMES
presenta
nell'ambito della rassegna "CIMES progetti di cultura attiva"
DIPARTIMENTO DELLE ARTI
CIMES
presenta
nell'ambito della rassegna "CIMES progetti di cultura attiva"
ATTORNO
A CAVALLI / GIASONE
convegno
internazionale
sul compositore seicentesco e la sua opera Giasone, e concerto
Martedì
13 e Mercoledì 14 maggio 2014, ore 9.30-19
nel
salone di palazzo
Marescotti-Brazzetti, via
Barberia 4 – Bologna
ingresso
libero
Il
Dipartimento delle Arti dedica due giorni al compositore
seicentesco Francesco Cavalli e alla sua opera GIASONE - la più
acclamata e longeva del Seicento - con studiosi provenienti da
Italia, Stati Uniti, Spagna, Svizzera.
Il
programma, a cura di
Lorenzo Bianconi e Paolo Cecchi, comprende (oltre
a due riunioni a porte chiuse dello Study Group sull’opera
veneziana seicentesca, costituito della Società internazionale
di Musicologia),
un convegno
internazionale; un
concerto diretto da Michele Vannelli, con brani tratti
da tre opere di Francesco Cavalli: Giasone, Calisto e Artemisia; la presentazione di diverse
pubblicazioni tra cui l’edizione critica delle opere di
Francesco Cavalli per l’editore Bärenreiter di Kassel (2012)
promossa dallo Yale Baroque Opera Project, sotto la guida di
Ellen Rosand, e alla cui realizzazione ha partecipato
direttamente il Dipartimento delle Arti dell’università di
Bologna.
La
due giorni è promossa dal Dipartimento delle Arti
– Centro CIMES in collaborazione con «Il Saggiatore
musicale», la Società internazionale di Musicologia e lo
Yale Baroque Opera
Project (università di Yale, New Haven - Stati Uniti).
Spiega
il prof. Bianconi: “La fortuna del Giasone di Giacinto
Andrea Cicognini e Francesco Cavalli, iniziata a Venezia nel
1649, è testimoniata da una quarantina di edizioni del
libretto e da una dozzina di partiture manoscritte, che recano
una moltitudine di varianti. In assenza di autografi, questo
stato di cose pone sfide impervie tanto ai filologi quanto ai
musicisti e ai drammaturghi. I convitati alla tavola rotonda
internazionale illustreranno le sfaccettature di
quest’iniziativa scientifica e artistica.”
PROGRAMMA DEGLI EVENTI ad ingresso
libero
fino ad esaurimento posti, nel Salone di palazzo Marescotti
(via Barberia 4 – BO):
Martedì
13 maggio 2014 - ore 9.30-19
CICOGNINI, CAVALLI E I VIAGGI DEL “GIASONE”: IN ROTTA VERSO L’EDIZIONE CRITICA
CICOGNINI, CAVALLI E I VIAGGI DEL “GIASONE”: IN ROTTA VERSO L’EDIZIONE CRITICA
Convegno
internazionale
Partecipano
Nicola
Badolato (Bologna), Lorenzo Bianconi (Bologna), Gabriele
Bucchi (Losanna), Paolo Cecchi (Bologna), Robert Holzer (New
Haven), Jonathan Glixon (Lexington, Kentucky), Ellen Rosand
(New Haven), Sara Elisa Stangalino (Bologna), Álvaro Torrente
(Madrid), Nicola Usula (Bologna), Andrea Garavaglia (Friburgo,
Svizzera)
Mercoledì
14 maggio 2014 - ore 15-18
PER
ELLEN ROSAND
Presentazione del volume
“L’opera a Venezia nel XVII secolo: la nascita di un
genere” (Roma,
Edizioni di Storia e Letteratura, 2013; l’edizione americana è
del 1991) un monumentale contributo alla riscoperta critica
del dramma per musica seicentesco.
Verranno
inoltre
presentate altre pubblicazioni recenti:
i primi volumi dell’edizione critica Cavalli; i libretti
d’opera veneziani pubblicati a cura del Dipartimento delle
Arti; altri lavori, italiani e stranieri, che testimoniano lo
straordinario rigoglio attuale delle ricerche sul teatro
d’opera italiano nella sua fase fondativa.
Partecipano Lorenzo Bianconi
(Bologna), Paolo
Cecchi (Bologna), Davide Conrieri
(Pisa), Paolo Fabbri
(Ferrara), Dinko
Fabris (Bari-Potenza), Ellen Rosand (New
Haven – Stati Uniti)
Lo stesso
Mercoledì 14 maggio 2014 - ore 18-19
PRIMIZIE DALL’EDIZIONE CRITICA FRANCESCO CAVALLI
PRIMIZIE DALL’EDIZIONE CRITICA FRANCESCO CAVALLI
Concerto con brani
tratti dal Giasone, dalla Calisto e
dell'Artemisia di Francesco Cavalli
Silvia
Frigato
soprano (Giunone, Eurillo, Artemia, Medea); Sonia Tedla
soprano (Calisto, Artemisia, Isifile)
Alberto Allegrezza tenore (Erisbe, Volano)
Alberto Allegrezza tenore (Erisbe, Volano)
Cappella
musicale di San Petronio: Maria Dalia Albertini soprano;
Lars Hvass Pujol
tenore; Riccardo Morini basso; Enrico Parizzi
e Sebastiano Airoldi violini; Cecilia Amadori
violoncello;
Michele
Vannelli
clavicembalo e direzione
INFO
al
pubblico:
Dipartimento delle Arti tel. 051.2092400 – www.dar.unibo.it
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