venerdì 13 febbraio 2015

I libri che raccontano il cinema

Omaggio a Francesco Rosi: Salvatore Giuliano e Le mani sulla città
I film in versione restaurata nelle sale italiane. Da stasera al Lumière

Prosegue l’appuntamento con i classici restaurati distribuiti nelle sale italiane dalla Cineteca con il sostegno di Unipol. Dopo il Settecento di Barry Lyndon, ci immergiamo nelle contraddizioni del secondo Novecento italiano con la distribuzione parallela di Salvatore Giuliano e Le mani sulla città. Due capisaldi della filmografia di Francesco Rosi, modelli esemplari di un cinema politico, rigoroso e inquieto, capace d’indagare nelle pieghe oscure della storia. Scriveva di lui Michel Ciment: “Rosi va a caccia della menzogna, la snida ovunque, svela le apparenze ingannevoli di un mondo che agisce nell’ombra. Non esistono oggetti di studio più grandi: l’ambizione, la sete del potere, il dominio su un popolo o una societ&agrav e;. Rosi illumina di luce nuova quello che è stato, da Shakespeare a Brecht passando per Corneille, il tema dei massimi drammaturghi. I suoi film, stretti come pugni, tesi come molle, gettano di colpo in faccia allo spettatore il segreto che racchiudono”.
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In ricordo di Francesco Rosi
fino al 19 febbraio - Cinema Lumière
Prosegue la lunga rassegna che abbiamo voluto dedicare, a poche settimane dalla scomparsa, al cinema di Francesco Rosi, parallelamente alla distribuzione in prima visione dei restauri di Salvatore Giuliano e Le mani sulla città. Questa settimana partiamo con Il caso Mattei (mercoledì 11, ore 20), film-inchiesta sulla carriera e la misteriosa morte del presidente dell'Eni animato dall'antimimetica intepretazione di Gian Maria Volonté. Venerdì 13 doppio appuntamento con Tre fratelli (ore 17.30) – apologo sull'Italia dei primi Ottanta attraverso l'incontro-scontro di tre fratelli, un magistrato, un educatore riformatore e un operaio che crede nella lotta armata – e Cronaca di una morte annunciata , trasposizione in chiave melodrammatica del celebre romanzo di García Márquez con le notevoli prove di un cast internazionale d'eccezione, dallo stesso Volonté a Ornella Muti, da Rupert Everett a Lucia Bosé. Dalla Colombia di Márquez alla Spagna popolare e passionale di Carmen (sabato 14, ore 17.45) il film-opera di Rosi che fu anche uno dei suoi più risonanti successi. Sempre sabato (ore 22.30) Lucky Luciano, vita e morte dell'inafferrabile padrino, dai primi passi nella mafia newyorchese al ritorno nella Napoli del primo dopoguerra.
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Birdman
(USA/2014) di Alejandro González Iñárritu

fino a mercoledì 18 febbraio – Cinema Lumière e Sala Auditorium
Arriva finalmente sugli schermi italiani (e noi ve lo proponiamo ça va sans dire con le vere voci dei suoi magnifici protagonisti) l'ultimo film di Alejandro G. Iñárritu che ha fatto incetta di candidature all'Oscar, comprese quelle più 'nobili' per il miglior film, la regia, l'attore protagonista e la sceneggiatura. Dal regista di Babel e Amores Perros una black comedy che segue la vicenda di un attore (Michael Keaton), famoso per aver interpretato in passato un mitico supereroe, alle prese con le difficoltà della messa in scena di una commedia a Broadway. Nei giorni che precedono la serata della prima, l’uomo deve fare i conti con il suo io e tentare di recuperare la famiglia, la carriera e se stesso. "Un film tutto dialoghi brillanti e trascinanti piani sequenza contro la retorica dell'azione e degli effe tti speciali. Un cast di attori (formidabili) che recitano la parte di attori, entrando e uscendo di continuo dal ruolo, con mille allusioni alle loro vere carriere. E un regista che è nato in Messico ma firma un film americano fino al midollo. […] Un film molto contemporaneo che attraverso gli attori e le loro nevrosi guarda all'era dei social network, dei supereroi, del cinema digitale, dell'infantilizzazione di massa, insomma a tutti noi. Con un divertimento, una cattiveria, una capacità di suonare tutte le corde dello spettacolo di oggi, che sono una prova continua di intelligenza e coraggio" (Fabio Ferzetti).
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Turner
(Mr. Turner, GB/2014) di Mike Leigh (149')
fino a sabato 14 febbraio – Cinema Lumière e Sala Auditorium

Prosegue, dopo la lusinghiera risposta del pubblico nella prima settimana di programmazione, la tenitura di prima visione dell'ultimo film di Mike Leigh. Il genio di un maestro della pittura inglese, William Turner, in un bio-pic che si muove tra la sua vita dickensiana e il misterioso vapore delle sue opere. Un film che si è guadagnato il plauso e l'incondizionato affetto di tutta la critica anglofona, e s'avvia a diventare il capolavoro riconosciuto di Mike Leigh. Nell'interpretazione di Timothy Spall, compagno di strada del regista dai tempi di Life is Sweet, Turner emerge come una figura maestosa e gargantuesca, la sua tecnica ha il furore moderno di un'action painting, il mistero dei suoi paesaggi chiama lo spettatore a un'ipnotica immersione. E allo stesso tempo la sua vita scorre intemperante e avventurosa tra donne mai sposate, figli non riconosciuti, fughe i n alberghi sul mare, scontri con la critica e appetiti ben saziati.
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Romeo&Juliet
di Carlo Carlei (USA/2013)
da giovedì 12 febbraio – Sala Cervi

“Questa non è solo la storia d'amore più bella di tutti i tempi ma è anche una metafora attualissima sull'opposizione eterna tra l'età della giovinezza con il suo idealismo e la sua innocenza e l'età adulta con tutti i suoi limiti e pregiudizi”. Per Carlo Carlei, regista calabrese trapiantato a Hollywood, il senso di questo nuovo adattamento per il grande schermo di Romeo e Giulietta (sceneggiato dal premio Oscar Julian Fellowes) è innanzi tutto quello di far conoscere ai ragazzi di oggi il capolavoro di Shakespeare, attraverso una rappresentazione tradizionale, romantica del dramma. Una lettura filologicamente rispettosa, sostenuta da un ritmo serrato, suspense, una recitazione quanto più naturale e realistica, e arricchita da ambientazioni sontuose, costumi, scenografie, come sfondo a questa straordinaria storia d'amo re, inganno, intrigo, morte e redenzione.


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I libri che raccontano il cinema
Presentazione di America oggi. Cinema, media, narrazioni del nuovo secolo
Giovedì 12 febbraio, ore 21 – Biblioteca Renzo Renzi

Inauguriamo una serie di incontri in biblioteca in collaborazione con il Dipartimento della Arti – Università di Bologna, che intendono offrire uno sguardo sull'attuale panorama editoriale italiano di argomento cinematografico. Partiamo con America oggi. Cinema, media, narrazioni del nuovo secolo (Edizioni Kaplan 2014), a cura di Giulia Carluccio: diciotto saggi dedicati all'analisi di film e serie tv, per tracciare i contorni di una mappa sintomatica dell'America degli anni Zero e oltre. Saranno presenti la curatrice e Michele Fadda. L'ingresso è libero. A seguire (ore 22.15) proiezione di Truman Capote: a sangue freddo di Bennet Miller con Philip Seymour Hoffman in versione originale con sottotitoli presentato dalla stessa Giulia Carluccio.
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Cinema e psicoanalisi: Disconnect
Venerdì 13 febbraio, ore 20 – Cinema Lumière

Essere troppo 'connessi' può condurre a una sostanziale 'disconnessione' dal mondo reale? Il quadro suggerito da questo film è cupo e apocalittico: intrecciando le storie di alcuni personaggi la cui quotidianità è segnata dall'uso delle tecnologie (un avvocato che non si stacca mai dal proprio cellulare, un ragazzino che pratica bullismo in rete...), Disconnect esplora le possibili conseguenze sociali e relazionali del vivere 'digitale'. A seguire, approfondimento sui temi del film con gli psicoanalisti Violet Pietrantonio e Luca Nicoli presso la Biblioteca Renzo Renzi. In collaborazione con Centro Psicoanalitico G. Carloni-E. Molinari.
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Charlie Hebdo e il cinema: Il grande dittatore e il documentario sul processo a Philippe Val
Sabato 14 e domenica 15 febbraio – Cinema Lumière

Dopo i tragici eventi di Parigi, ci è sembrato importante riflettere (a modo nostro, attraverso i film) sul confronto tra culture, sulla libertà d’espressione. La scorsa settimana abbiamo proposto Il destino, apologo antifondamentalista del più grande e libero cineasta arabo. Il prossimo sabato (ore 20.15) sarà la volta di un altro capolavoro che come quello di Chahine propone il valore della cultura condivisa come sola possibile alternativa alle inique derive del pensiero: Il grande dittatore, ovvero cosa volesse dire irridere e denunciare senza paura l'uomo più potente e pericoloso del mondo, nel 1940. La satira come grimaldello e antidoto all'oscurantismo e al fanatismo dogmatico. Il pensiero corre naturalmente alla redazione di Charlie Hebdo falcidiata dai colpi di kalashnikov dai terroristi: proprio all'interno di quella redazio ne ci conduce C'est dur d'être aimé par des cons (domenica 15, ore 18), il documentario che ricostruisce le fasi del processo a Philippe Val, il controverso ex-direttore della rivista che nel 2005 autorizzò la pubblicazione delle vignette che incendiarono il mondo musulmano.
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Cineclub per ragazzi: Il piccolo fuggitivo e Paddington
Sabato 14 e domenica 15 febbraio, ore 16 – Cinema Lumière

Il week-end di Schermi e Lavagne si apre sabato 14 con Il piccolo fuggitivo, un gioello da riscoprire, un classico fondativo del New American Cinema che vinse il Leone d'Argento a Venezia e ispirò Truffaut per I Quattrocento colpi. Protagonisti due fratelli di Brooklyn: il più grande decide di organizzare uno scherzo tremendo facendo credere al più piccolo di averlo ucciso. Domenica appuntamento per i più piccoli con le peripezie del tenero e golosissimo orsetto Paddington, delicata fiaba in live action (ma l'orso è animato!) tratta dai libri di Michael Bond.
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