giovedì 26 febbraio 2015

Visioni Italiane - 21° edizione

Si è aperta il 25 febbraio la XXI edizione del festival dedicato ai lavori di formato irregolare (corti, documentari, film d'esordio, film sperimentali) realizzati da giovani autori e che faticano a trovare una distribuzione. Quest'anno sono 21 le opere in competizione nel concorso principale, 11 i documentari presenti nella sezione Visioni Doc. I corti in concorso a Visioni Ambientali e a Visioni Acquatiche ci inviteranno a riflettere sul problema dello sfruttamento delle risorse naturali e della qualità dell'ambiente. Visioni Sarde ci porterà, anche quest'anno, opere stimolanti provenienti da una terra ricca di fermenti. Novità di questa edizione, Visioni Urbane, spazio dedicato a opere che riflettono sul rapporto tra l’uomo e la città. Ad arricchire il palinsesto alcune anteprime: Senza Lucio di Mario Sesti (che inaugura il festival mercoledì 25 alle ore 20), I Talk Otherwise di Cristian Cappucci e Qualcosa di noi di Wilma Labate.
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Frederick Wiseman in Cineteca
Lezione di cinema e presentazione di National Gallery

Venerdì 27 febbraio, ore 15 e 17 – Cinema Lumière

Da quasi cinquant’anni Wiseman, maestro di un cinema che interroga il reale con uno sguardo lucido e militante, indaga e racconta la vita delle istituzioni (culturali, ma non solo). A coronamento di un'ampia personale a lui dedicata (che proseguirà nel cartolellone di marzo), e nell'ambito del cartellone di Visioni Italiane, il regista, che lo scorso anno ha ricevuto il primo Leone d’oro alla carriera assegnato a un documentarista, sarà protagonista di un intenso pomeriggio al Lumière: alle ore 15 terrà un'imperdibile lezione di cinema a ingresso libero moderata da Fulvio Baglivi. A seguire, Wiseman introdurrà la proiezione del suo ultimo National Gallery, viaggio all'interno di uno dei più grandi musei del mondo.
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Prime Visioni

Vizio di forma
(USA/2014) di Paul Thomas Anderson
da giovedì 26 febbraio - Cinema Lumière e Sala Auditorium

Siamo alla fine degli psichedelici anni ’60. L’ex compagna del detective Doc Sportello (Joaquin Phoenix) si rifà viva all’improvviso con una storia sul suo attuale fidanzato miliardario, del quale, si dà il caso, sia innamorata. Le trame della sua ex moglie e del suo ragazzo per rapire il miliardario, portano il detective sull’orlo della pazzia... Adattamento del settimo e più divertente romanzo di Thomas Pynchon, Vizio di forma è un noir surf, in cui la storia è avvolta nella foschia fumosa e nella luminescenza al neon della controcultura americana. Con un cast di personaggi che include surfisti, truffatori, tossici e rocker, uno strozzino omicida, detective della polizia di Los Angeles, un musicista di sax tenore in incognito, è in parte un poliziesco californiano, in parte un caos allucinogeno e anche un o maggio cinematografico a tutto campo al mondo caleidoscopico dei personaggi estremi di Pynchon, intrisi di intuizioni letali e profondo desiderio.
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Birdman
(USA/2014) di Alejandro González Iñárritu
fino a mercoledì 4 marzo – Cinema Lumière

Prosegue al Lumière la programmazione, in versione originale con sottotitoli, dell'ultimo film di Alejandro G. Iñárritu, trionfatore alla notte degli Oscar con i premi al miglior film, migliore regia, migliore scenggiatura originale e miglior fotografia. Dal regista di Babel e Amores Perros una black comedy che segue la vicenda di un attore (Michael Keaton), famoso per aver interpretato in passato un mitico supereroe, alle prese con le difficoltà della messa in scena di una commedia a Broadway. Nei giorni che precedono la serata della prima, l’uomo deve fare i conti con il suo io e tentare di recuperare la famiglia, la carriera e se stesso. "Un film tutto dialoghi brillanti e trascinanti piani sequenza contro la retorica dell'azione e degli effetti speciali. Un cast di attori (formidabili) che recitano la parte di attori, entrando e uscendo di continuo dal ruolo, con mille allusioni alle loro vere carriere. E un regista che è nato in Messico ma firma un film americano fino al midollo. […] Un film molto contemporaneo che attraverso gli attori e le loro nevrosi guarda all'era dei social network, dei supereroi, del cinema digitale, dell'infantilizzazione di massa, insomma a tutti noi. Con un divertimento, una cattiveria, una capacità di suonare tutte le corde dello spettacolo di oggi, che sono una prova continua di intelligenza e coraggio" (Fabio Ferzetti).
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Patria
(Italia/2014) di Felice Farina (87’)
fino a mercoledì 4 marzo – Sala Cervi

La fabbrica chiude e licenzia, l’ennesima nel torinese. Addio posti di lavoro, addio identità, addio certezze. Tre operai si arrampicano per protesta su una torre e ripercorrono le loro vite e trent’anni di storia italiana - anni di occasioni sprecate, di speranze tradite, di crimini e stragi, di ribaltoni e giochi di potere - mostrati attraverso un montaggio di materiali d’archivio. “Ho tradito le forme del documentario con un esperimento, inseguendo la memoria di un film amato, Hiroshima mon amour di Resnais”. Ispirandosi al libro omonimo di Enrico Deaglio, Felice Farina prova a raccontare il nostro paese, a capire “come siamo finiti così”: “uno splendido lavoro sulla disperazione italiana – un film 'popolare italiano', come non se ne facevano più da parecchio tempo" ( Enrico Deaglio).
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Cineclub per bambini e ragazzi
Sabato 28 febbraio e domenica 1° marzo - Cinema Lumière

Il prossimo week-end il Cineclub incrocia il festival Visioni Italiane. Sabato 28 (ore 15) per i più grandicelli il documentario Le radici dei sogni: L'Emilia-Romagna fra cinema e paesaggio di Dario Zanasi e Francesca Zerbetto: le suggestioni di una terra che ha spesso nutrito le fantasie e la poetica di alcuni tra i più importanti autori del cinema italiano, raccontata e sognata attraverso il grande schermo. Domenica 1° marzo largo ai cineasti in erba con la premiazione (e la proiezione a ingresso libero) dei corti vincitori del Premio Luca De Nigris, concorso per video realizzati nelle scuole della regione Emilia-Romagna.

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