giovedì 5 marzo 2015

Joan Baez a Bologna

Prime visioni in lingua originale

Vizio di forma
(USA/2014) di Paul Thomas Anderson
fino a mercoledì 11 marzo - Sala Auditorium

Siamo alla fine degli psichedelici anni ’60. L’ex compagna del detective Doc Sportello (Joaquin Phoenix) si rifà viva all’improvviso con una storia sul suo attuale fidanzato miliardario, del quale, si dà il caso, sia innamorata. Le trame della sua ex moglie e del suo ragazzo per rapire il miliardario, portano il detective sull’orlo della pazzia... Adattamento del settimo e più divertente romanzo di Thomas Pynchon, Vizio di forma è un noir surf, in cui la storia è avvolta nella foschia fumosa e nella luminescenza al neon della controcultura americana. Con un cast di personaggi che include surfisti, truffatori, tossici e rocker, uno strozzino omicida, detective della polizia di Los Angeles, un musicista di sax tenore in incognito, è in parte un poliziesco californiano, in parte un caos allucinogeno e anche un omaggio cinematografico a tutto campo al mondo caleidoscopico dei personaggi estremi di Pynchon, intrisi di intuizioni letali e profondo desiderio.
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Birdman
(USA/2014) di Alejandro González Iñárritu
fino a mercoledì 11 marzo – Cinema Lumière

Prosegue al Lumière la programmazione, in versione originale con sottotitoli, dell'ultimo film di Alejandro G. Iñárritu, trionfatore alla notte degli Oscar con i premi al miglior film, migliore regia, migliore sceneggiatura originale e miglior fotografia. Dal regista di Babel e Amores Perros una black comedy che segue la vicenda di un attore (Michael Keaton), famoso per aver interpretato in passato un mitico supereroe, alle prese con le difficoltà della messa in scena di una commedia a Broadway. Nei giorni che precedono la serata della prima, l’uomo deve fare i conti con il suo io e tentare di recuperare la famiglia, la carriera e se stesso. “Un film molto contemporaneo che attraverso gli attori e le loro nevrosi guarda all'era dei social network, dei supereroi, del cinema digitale, dell'infantilizzazione di massa, insomma a tutti no i. Con un divertimento, una cattiveria, una capacità di suonare tutte le corde dello spettacolo di oggi, che sono una prova continua di intelligenza e coraggio" (Fabio Ferzetti).
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Selma – La strada per la libertà
(USA-GB/2014) di Ava DuVernay (128')
da giovedì 5 marzo – Sala Cervi (via Riva di Reno 72)

Selma, Alabama, è un luogo simbolo della battaglia per i diritti civili. Nel 1965 fu sede delle marce pacifiche per il diritto al voto degli afroamericani guidate da Martin Luther King, represse dalle autorità davanti agli occhi di un'America che non sarebbe mai più stata la stessa. La regista Ava DuVernay (vincitrice al Sundance 2012 con Middle of Nowhere) evita l'agiografia di King e ottiene il consenso pressoché unanime della critica statunitense. “Selma è la storia di una voce; la voce di un grande leader, la voce di una comunità che trionfa nonostante i tumulti e la voce di una nazione che ambisce a diventare una società migliore. Spero che il film ci ricordi che tutte le voci hanno un valore e meritano di essere ascoltate” (Ava DuVernay). Oscar alla migliore canzone originale.
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Metropolis e l'età d'oro dell'arte muta 1919-1929
Stasera la fantascienza prima e dopo Metropolis: Aelita e 2001

dal 2 al 29 marzo – Cinema Lumière

In attesa dell'arrivo (il 16 marzo) nelle sale italiane e in edizione DVD della versione integrale e restaurata di Metropolis - il nuovo classico distribuito dalla Cineteca nell'ambito del Cinema Ritrovato al cinema - al Lumière un'ampia rassegna dedicata all'ultimo decennio del cinema muto, gli anni Venti dei grandi classici, dei capolavori, dei film nei quali 'il grande segreto' di cui parlava Truffaut, si rivela in tutta la sua ipnotica bellezza. Sabato 7 appuntamento con Nosferatu il vampiro di Friedrich Wilhelm Murnau, “il film capitale del cinema muto” (Jacques Lourcelles), accompagnato dal vivo in sala – come tutti i film in rassegna – dal pianoforte di Daniele Furlati. Stasera serata speciale dedicata a precursori ed eredi di Metropolis nel cinema di fantascienza: dal kolossal sovietico Aelita di Jakov Protazanov (ore 1 7.30, sempre accompagnato da Daniele Furlati) a 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick (ore 19.45 e 22.30).
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L'avanguardia italiana degli anni Sessanta: Nostra Signora dei Turchi
Mercoledì 4 marzo, ore 17.30 – Cinema Lumière

Ricordi, visioni e ossessioni di uno scrittore pugliese, un'autobiografia barocca senza tempo, dove l'immagine sdoppia continuamente i corpi e la Storia. Il cortocircuito culturale che il cinema di Bene provoca investe tutto, dalla religione alle regole della convivenza umana: tutto è da contraddire e sospendere, privando lo spettatore di ogni certezza, costringendolo a confrontarsi con la libertà dello sguardo, del racconto e del senso. Nostra signora dei Turchi chiude il ciclo di proiezioni dedicata all'avanguardia italiana degli anni Sessanta promosso da Galleria de' Foscherari. Introduce Vittorio Boarini.
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I libri che raccontano il cinema
Leonardo Gandini presenta Voglio vedere il sangue. La violenza nel cinema contemporaneo. A seguire proiezione di Redacted

Mercoledì 4 marzo, ore 21 – Biblioteca Renzo Renzi e Cinema Lumière

Secondo appuntamento del ciclo di presentazioni, promosso dal Dipartimento delle Arti – Università di Bologna, di volumi in biblioteca alla presenza dell'autore. Protagonista dell'incontro (a ingresso libero) di domani Leonardo Gandini e il suo Voglio vedere il sangue. La violenza nel cinema contemporaneo (Mimesis 2014), analisi approfondita sulla rappresentazione della violenza nel cinema degli ultimi decenni, da Peckinpah a Tarantino. Insieme all'autore ne discuteranno Giacomo Manzoli, Roy Menarini e Sara Pesce. A seguire (ore 22.30, Cinema Lumière) Redacted di Brian De Palma, racconto della guerra e delle sue molteplici e spesso fittizie verità ai tempi di YouTube, presentato dallo stesso Leonardo Gandini.
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Marcello Fois presenta Ilaria Alpi – Il più crudele dei giorni
Giovedì 5 marzo, ore 20 – Sala Cervi

Sono passati oltre vent'anni dall'uccisione della giornalista Rai Ilaria Alpi e dell'operatore Miran Hrovatin ma la verità non è ancora stata accertata. In occasione della mostra Ladies for Human Rights di Marcello Reboani (Palazzo d'Accursio, 19 febbraio-15 marzo 2015), promossa dal Robert F. Kennedy Center for Justice and Human Rights, riproponiamo questo film del 2003 in cui il regista Ferdinando Vicentini Orgnani, in collaborazione con Marcello Fois, “ha scelto la via della denuncia e della militanza" (Alberto Crespi): la tesi, tuttora la più accreditata, è che l'omicidio fosse legato a un traffico d'armi e rifiuti tossici che la giornalista stava portando alla luce. Sarà lo stesso Marcello Fois a introdurre la proiezione in sala. L'ingresso è libero.
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Omaggio a Joan Baez. Giuliano Montaldo presenta Sacco e Vanzetti
Venerdì 6 il documentario di Mary Wharton dedicato alla cantante

Giovedì 5 marzo, ore 21 – Cinema Lumière

In occasione dell'arrivo a Bologna di Joan Baez per un concerto al Teatro Manzoni, proponiamo un doppio omaggio alla grande folk-singer americana. Giovedì 5 avremo il piacere di ospitare al Lumière un grande vecchio del cinema italiano, Giuliano Montaldo, che presenterà uno dei suoi film più giustamente celebri, Sacco e Vanzetti, entrato nella memoria collettiva anche grazie alla toccante ballata Here's to You firmata da Ennio Morricone e intonata sui titoli di coda dalla Baez. Venerdì 6 alle ore 21.30 Joan Baez – How Sweet the Sound, documentario di Mary Wharton su vita privata e carriera della cantautrice, attraverso rare immagini di repertorio e interviste, tra gli altri a Bob Dylan, David Crosby e al reverendo Jesse James.
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Maestri del documentario: Frederick Wiseman
Mercoledì Enrico Ghezzi presenta Boxing Gym
Giovedì 5 e venerdì 6 marzo – Cinema Lumière

Ultimi appuntamenti della personale dedicata a Frederick Wiseman, protagonista lo scorso venerdì di un'affollatissima e memorabile lezione di cinema al Cinema Lumière. Giovedì 5 con Welfare (ore 18) ci immergeremo nel volto kafkiano della burocrazia previdenziale statunitense: nel 1973, all'interno del Waverly Center di New York, Wiseman filma gli incontri tra i funzionari e la disperata massa dei richiedenti. Venerdì 6 Enrico Ghezzi, amico della Cineteca, torna al Lumière per presentare Boxing Gym. Oggetto dello sguardo di Wiseman è questa volta una palestra di Austin, Texas, fondata dall'ex pugile professionista Richard Lord, un microcosmo rappresentativo della società americana, un amalgama di uomini, donne, vecchi e bambini di ogni razza e classe sociale. L'omaggio a Wiseman si concluderà giovedì 12 marzo con La Danse - Le Ballet de l'Opéra de Paris.
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Uno sguardo al documentario: Una nobile rivoluzione
Da sabato 7 a venerdì 13 marzo – Cinema Lumière

La vita di Marcella Di Folco, transessuale, attrice, militante, consigliera comunale, fondatrice a Bologna della prima associazione italiana transgender, una vita avventurosa tra i set di Fellini e la politica cittadina: una storia a suo modo grandiosa, ora ripercorsa da un film generoso e riuscito. La Cineteca ha deciso di 'adottarlo' con una piccola tenitura settimanale e presentazioni in sala. Si parte, come d'obbligo, sabato 7 con il regista Simone Cangelosi accompagnato da Roberto Gramaccioni (nipote della Di Folco) e Porpora Marcasciano (presidente M.I.T.). Domenica 8 sarà la volta dell'ex sindaco di Bologna Walter Vitali e di Cathy La Torre (vice presidente M.I.T. e consigliere comunale).
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Cineclub per ragazzi: Minuscule e i corti del festival Ciné-Jeune
Sabato 7 e domenica 8 marzo – Cinema Lumière

Il week-end di Schermi a Lavagne si apre sabato con un 'atteso ritorno': a grande richiesta le soprendenti avventure animate della coccinella dispettosa, del ragno spilungone e di tutti gli altri insetti protagonisti di Minuscule, il magico mondo a pelo d'erba visto attraverso la lente d'ingrandimento, che Hélene Giraud e Thomas Szabo hanno portato sul grande schermo dopo lo straordinario successo dell'omonima serie televisiva. Domenica 8 appuntamento speciale con una selezione di corti animati del festival francese Ciné-Jeune realizzati da giovani autori provenienti da diversi paesi europei, tutti senza dialoghi e con accompagnamento musicale.
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