IL CINEMA DEL FUTURO… E IL FUTURO (NON SOLO) DEL CINEMA
A BOLOGNA DAL 1° AL 6 APRILE
www.futurefilmfestival.org
Torna, dall’1 al 6 aprile a Bologna, il FUTURE FILM FESTIVAL, il primo
e più importante evento in Italia dedicato alle tecnologie applicate
all’animazione, al cinema, ai videogame e ai new media, che si conferma anche quest’anno un osservatorio irrinunciabile sul futuro (non solo) della settima arte.
Tema d’indagine della XVI edizione, diretta da Giulietta Fara e Oscar Cosulich, è “Futuropolis – Le città del futuro”:
un modo per riflettere su come il cinema, nel corso di tutta la sua
storia, ha immaginato le metropoli di domani, tra utopia e distopia,
scenari apocalittici e spunti immaginifici capaci di arricchire la
fantasia degli spettatori e spesso anche quella degli architetti.
Tante, come sempre, le proposte del FFF: e come sempre rivolte al pubblico di ogni età, dai bambini – con proiezioni e laboratori pensati per stimolare la creatività dei più piccoli – agli adulti.
Tra gli ospiti d’onore di quest’edizione, il regista Carlos Saldanha (L’era glaciale): protagonista il 4 aprile di una lezione di cinema aperta al pubblico, l’autore accompagna l’anteprima italiana di Rio 2 – Missione Amazzonia
(in uscita nelle sale italiane distribuito da 20th Century Fox), che
tre anni dopo lo straordinario successo del primo capitolo torna a
raccontare le avventure del pappagallo Blu, della sua compagna Jewel e
dei loro tre piccoli, stavolta alle prese con una riunione di famiglia
nella selvaggia Amazzonia, dove Blu dovrà affrontare il suo “nemico” più
temuto, il suocero, e sventare i piani di vendetta di Nigel, pennuto al
soldo dei bracconieri.
In tema di grandi anteprime, da segnalare anche Si alza il vento, l’ultimo capolavoro di Hayao Miyazaki
(distribuito in Italia da Lucky Red), che ha scelto di congedarsi dal
pubblico con un’opera che è la summa di alcuni tra i suoi temi più cari:
a cominciare dalla fascinazione per il volo – e per l’Italia – che
anima Jiro, il protagonista del film, che sogna di progettare aeroplani
ma, miope fin dalla giovane età e quindi impossibilitato a diventare
pilota, nel 1927 entra a lavorare in una delle principali società
giapponesi di ingegneria aeronautica, diventando uno dei progettisti più
affermati del mondo.
Ancora un’anteprima: Goool!, il film (distribuito in Italia da Koch Media) che segna il debutto nel cinema d’animazione di Juan José Campanella, già vincitore dell’Oscar per il miglior film straniero con Il segreto dei suoi occhi:
protagonista è Amadeo, campione di calcio balilla che dovrà vedersela
con la “vendetta” del rivale Asso… fortuna che al fianco di Amadeo si
schierano i magici giocatori del biliardino.
Arriva a Bologna, grazie alla collaborazione di The Walt Disney Company Italia, anche la versione karaoke di Frozen – Il regno di ghiaccio di Chris Buck e Jennifer Lee,
il più recente dei classici Disney: un’occasione per cantare tutti
insieme i brani del film, che dal 9 aprile sarà disponibile in Blu ray
3D, Blu ray e Dvd.
La serata d’apertura è affidata a uno dei “casi” del cinema francese recente, quel Ma maman est en Amérique, elle a rencontré Buffalo Bill di Marc Boréal e Thibaut Chatel (in concorso) che ha incantato la critica d’Oltralpe con il suo tono delicato e sognante. A presentarlo a Bologna, Jean Regnaud e Èmile Bravo,
autori dell’omonima graphic novel (pubblicata in Italia da Bao
Publishing) da cui il film è tratto. Negli anni ’70, in una piccolo
cittadina di provincia, il piccolo Jean comincia la sua avventura alle
scuole elementari. A chi gli domanda cosa fa la sua mamma – che non vede
mai – racconta che è una segretaria sempre in giro per il mondo, che
gli manda cartoline coloratissime e piene d’avventura. Ma nel corso di
questo tenero racconto di formazione (in gran parte autobiografico), il
piccolo inizierà a rendersi conto che forse le cose stanno diversamente…
Altri otto i film che partecipano al CONCORSO LUNGOMETRAGGI e che si contendono il Platinum Grand Prize.
Dalla Francia, oltre al citato Ma maman est en Amérique, arrivano tre film diversissimi per tecnica, stile e tono: Tante Hilda!, che segna il ritorno di un autore già noto al pubblico italiano, il Jacques-Rémy Girerd de La profezia delle ranocchie,
con un cartoon ecologista sulla bellezza del mondo vegetale, contro i
risvolti oscuri prodotti dalle manipolazioni genetiche sulla natura; Aya de Youpogondi Marguerite Abouet e Clément Oubrerie,
ambientato nella Costa d’Avorio degli anni ’70, racconta con ironia la
storia di Aya e delle sue amiche Adjoua e Bintou, l’una agli antipodi
delle altre, e ci fa fare la conoscenza di un Paese di cui sappiamo
troppo poco. Negli anni ’70 è ambientato anche Jasmine di Alain Ughetto,
una sorta di nuovo “Persepolis” sull’amore tra un giovane regista
d’animazione (il film è autobiografico) e una studentessa iraniana,
sullo sfondo della Teheran misteriosa e opprimente della rivoluzione
islamica, ricostruita con un uso del tutto inedito della plastilina,
plasmata con la punta delle dita e dal profondo del cuore.
Tra gli EVENTI SPECIALI del Festival, da non perdere l’omaggio – a cura di Mario Serenellini – a Guido Manuli:
collaboratore storico di Bruno Bozzetto e Maurizio Nichetti, autore di
film, corti e serie tv, questo grande protagonista della storia
dell’animazione italiana presenterà in anteprima mondiale a Bologna il
suo nuovo lavoro, I Love Hitchcock,
omaggio meta-cinematografico al maestro del brivido. E ancora, tre
appuntamenti targati Disney Italia: oltre alla citata versione karaoke
di Frozen (per intonare tutti insieme la colonna sonora del
film, tra cui la ballata “Let It Go”, fresca vincitrice dell’Oscar per
la migliore canzone), anche il documentario Walt Disney e l’Italia – Una storia d’amore di Marco Spagnoli, che ricostruisce i rapporti tra Disney e il Belpaese, e un omaggio a Topolino con una selezione di corti. Il Future Film Festival festeggia inoltre il talento di Alessandro Rak, autore del cartoon italiano dell’anno, ospite a Bologna insieme alla produttrice Carolina Terzi per presentare i making of dell’applaudito e pluripremiato L’arte della felicità e del suo nuovo corto Donna Maria.
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