venerdì 2 giugno 2017

Asian film festival

Prima della tempesta: il cinema e la terra
dal 5 al 14 giugno - Cinema Lumière e Piazza Maggiore
Ingresso libero a tutte le proiezioni

Narrare – attraverso 120 anni di cinema – non solo come sia cambiato il pianeta, ma come siano cambiati gli sguardi sul pianeta. Guardare il mondo con occhi diversi, seguire i racconti di grandi documentaristi come Flaherty o De Seta, fino a quelli di Leonardo DiCaprio in Before the Flood: con questa idea la Cineteca di Bologna, in collaborazione con lo storico festival torinese Cinemambiente insieme all’iniziativa Film4Climate del programma Connect4Climate di Banca Mondiale, presenterà, in occasione di #ALL4THEGREEN e del G7 Ambiente in programma a Bologna dal 10 al 12 giugno, opere del presente e del passato, capitoli di una speciale ‘storia dello sguardo’. Lo sguardo che gli uomini (con la macchina da presa) hanno rivolto nel tempo alla Terra, pianeta verde, casa comune, habitat in perenne trasformazione, e oggi in sempre più stringen te pericolo. Primo appuntamento lunedì 5 alle ore 18 (alla presenza del ministro Gian Luca Galletti) con il classico documentario di Robert Flaherty Moana with Sound, esotico resoconto degli usi e costumi dei samoani di mari del Sud di inizio anni Venti. In Piazza Maggiore si parte invece martedì 6 alle ore 21.45 con Racing Extinction, del premio Oscar Louie Psihoyos. Il ricco programma alternerà classici della storia cinema (La terra di Dovženko, Hortobágy di Georg Höellering, Farrebique di Georges Rouquier, Pour la suite du monde di Michel Brault e Pierre Perrault, Dersu Uzala di Kurosawa e i corti di De Seta), al meglio della produzione documentaria militante contemporanea (tra gli altri Homo Sapiens di Nikolaus Geyrhalter, Thank You for the Rain di Julia Dahr e Kisilu Musya e Les Saisons di Jacques Perrin e Jacques Cluzaud).
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Prima visione

Il Cinema Ritrovato al cinema
Manhattan
(USA/1979) di Woody Allen (96')
fino a mercoledì 7 giugno – Cinema Lumière

La stagione dei classici restaurati promossi dalla Cineteca si chiude con Manhattan, quintessenziale classico della modernità. Woody Allen riportò il bianco e nero al cinema nella sua forma più magica e sontuosa, reinventò il mito di una città consegnandola come un dono all’immaginario delle generazioni future, restituì attraverso personaggi evanescenti e indimenticabili la nevrotica dolcezza del vivere di un’epoca e di un mondo. Allen ha sostenuto di non aver mai (o ancora) realizzato il suo ‘film definitivo’, il suo capolavoro, il suo La dolce vita: e invece quel film è qui, in tutta la sua sfolgorante, nostalgica, quasi arcana bellezza. La morbidezza e la pienezza fotografica di Manhattan, l’incanto dei suoi grigi, sono stati recuperati dal restauro curato da Grover Crisp, che si è mosso nel senso di una minuziosa fedeltà al meraviglioso lavoro di Gordon Willis.
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Orecchie(Italia/2016) di Alessandro Aronadio (90')
fino a mercoledì 7 giugno Sala Cervi (via Riva di Reno 72)

Un uomo si sveglia una mattina con un fastidioso fischio alle orecchie. Un biglietto sul frigo recita: "È morto il tuo amico Luigi. P.S. Mi sono presa la macchina". Il vero problema è che non si ricorda proprio chi sia, questo Luigi. Tra suore invadenti e dottori sadici, star dell'hip pop filippine e fidanzate dentiste, inizia così una tragicomica giornata alla scoperta della follia del mondo. "Orecchie è un on the road a piedi lungo un giorno, una tragicomica via crucis attraverso una Roma in bianco e nero, la storia di un uomo senza nome che, attraverso svariati incontri, raccoglie pezzi di un puzzle che alla fine compongono l'immagine di se stesso. È una commedia sul senso di smarrimento, di scollamento dalla realtà che ci circonda. Un mondo che spesso appare folle, incomprensibile e minaccioso. Sul t imore e il desiderio dell'anonimato che combattono continuamente in ognuno di noi. Su quel fischio alle orecchie che proviamo ogni giorno a ignorare, nascondendolo sotto la vita. Come polvere sotto il tappeto" (Alessandro Aronadio).
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Taiwan Week - Asian Film Festival
dal 1° al 4 giugno - Cinema Lumière

La Cineteca di Bologna ospita dal 1° al 4 giugno il Taiwan Week (in collaborazione con il Ministero della Cultura di Taiwan e l’Ufficio di Rappresentanza di Taipei) e la prima parte della quattordicesima edizione di Asian Film Festival. Da Taiwan otto lungometraggi, il meglio della recente produzione taiwanese, tra film d’autore, di genere e opere di registi emergenti. Tra gli altri, The Kids di Sunny Yu, coming of age malinconico e struggente, L'intenso Lost Daughter di Jacob Chen, il thriller White Lies, Black Lies e l’horror The Bride. Chiude il programma il classico Taipei Story di Edward Yang, nella copia restaurata dalla Cineteca di Bologna. L’anteprima di Asian Film Festival, giunto alla sua quattordicesima edizione, porta a Bologna otto lungometraggi: dalla Cina arrivano 500m800m di Yao Tian, il dramma famigliare da camera Home Away di Oliver Yan e Summer Is Gone di Zhang Dalei, recente vincitore del Golden Horse. Da non perdere il sorprendente Turn Left, Turn Right del cambogiano Douglas Seok.
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