giovedì 1 giugno 2017

Il cinema ritrovato:programma 2017

Il cinema, fin dalle sue origini, quando ancora gli mancava la parola, ha sempre cercato la sua musicalità, che è intreccio di ritmi, armonie e passioni, come sanno bene i musicisti, improvvisatori e compositori del Cinema Ritrovato: quegli artisti che macinano ore al pianoforte, cercando i ritmi, le armonie e le emozioni che vengono dalle immagini mute. Matti Bye, Neil Brand, Antonio Coppola, Daniele Furlati, Stephen Horne, Maud Nelissen, Donald Sosin, Gabriel Thibaudeau: questa è la formazione di campioni internazionali che Il Cinema Ritrovato riunisce per dare musica al cinema.
Al pianoforte, e non solo, perché molte saranno anche quest’anno le occasioni speciali:
prima con la Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna per la Corazzata Potëmkin, con le musiche di Edmund Meisel, dirette da Helmut Imig, e per La Roue, scritte da Arthur Honegger per il monumentale film di Abel Gance, del quale vedremo, in anteprima assoluta, grazie allo straordinario lavoro della Fondation Jérôme Seydoux-Pathé, il prologo del nuovo restauro; poi con l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, per Steamboat Bill, Jr. di Buster Keaton, con la partitura di Timothy Brock; con ensemble costituiti ad hoc, come quello di Daniele Furlati e Frank Bockius per Addio giovinezza, tornato alle musiche originali dell’operetta di Giuseppe Pietri, per dar loro una nuova veste cinematografica; o il duo composto da Stephen Horne e Frank Bockius per À propos de Nice nel nuovo restauro di Gaumont; o con formazioni collaudate, come The Sprockets, guidata da Maud Nelissen per The Patsy.
Successe poi che il cinema trovò la voce, quella umana, ma anche quella di una fisarmonica, indimenticabile protagonista sonora dell'Atalante, capace, lei sola, di accompagnare ritmi, armonie e passioni, di una storia d'amore. Genialmente composta da Maurice Jaubert, la colonna sonora dell'Atalante che fu violata da una seconda versione rimontata e censurata del film, di un tocco napoletano: quello di Cesare Andrea Bixio, che per l'occasione adattò la sua Parlami d'amore Mariù in Le Chaland qui passe.
Ma c'è anche chi ribalta il tempo, come il regista statunitense Bill Morrison, artista-archeologo sulle tracce del passato (del cinema e dell'America), che alle immagini ha di nuovo tolto la voce, per dar loro i suoni di sperimentatori come Bill Frisell o Alex Somers.
E le immagini? Cosa hanno dato alla musica? Hanno incredibilmente espanso il fascino della performance, hanno creato miti che i soli suoni non avrebbero mai potuto inventare, hanno fatto sapere al mondo che Otis Redding non aveva solo una delle voci più belle di sempre, ma era anche un leone da palcoscenico, che Jimi Hendrix non suonava solo la chitarra in modo funambolico, ma era anche l'incarnazione della follia e della libertà. Perché Otis Redding e Jimi Hendrix? Perché, assieme a loro, sullo schermo di Piazza Maggiore vedremo in tutta la loro grandezza - e in versione restaurata - i giganti immortalati da D.A. Pennebaker a Monterey nel 1967: Ravi Shankar, The Who, Simon & Garfunkel (che ritroveremo anche con la loro Mrs. Robinson, entrata nelle orecchie di tutti con Il laureato).
Sarebbero poi entrate nel mito le hit dance dei Bee Gees senza il volteggiare di John Travolta? Si ballerà, al Cinema Ritro vato, con La febbre del sabato sera (sempre in Piazza Maggiore, sempre un nuovo restauro), o con la rumba della star messicana anni Cinquanta Ninón Sevilla (quando Edith Piaf giunse in Messico, così rispose ai giornalisti che le chiedevano cosa volesse vedere del Messico: "Ninón Sevilla!"). Ma si canterà, anche: con Marylin Monroe (suadentissima, quando intona River of No Return nell'omonimo film di Otto Preminger), con Peggy Lee (che regala la sua voce all'epica di Johnny Guitar), con Chet Baker (trombettista la cui voce ha fatto innamorare intere generazioni) ritratto da uno dei fotografi più importanti del mondo. Bruce Weber sarà ospite a Bologna in veste di regista, per il suo commovente omaggio a Chet Baker, Let's Get Lost, e per presentare l'ultima versione del suo work in progress dedicato a Robert Mitchum (che, a sua volta, cantava, eccome se cantava! Avremo modo di scoprirlo, proprio nel documentario di Weber, al fianco di Rickie Lee Jones in una splendida interpretazione di Cheek to Cheek, o di Marianne Faithfull nel brano che dà il titolo al film, Nice Girls Don't Stay for Breakfast).




From the very beginning, when it still lacked the spoken word, cinema has always sought its musicality - an interweaving of rhythms, harmonies and passions. The musicians, improvisers and composers of Cinema Ritrovato know this only too well: those artists who grind out hours at the piano, searching for the rhythms, the harmonies and the emotions that come from the silent image. Matti Bye, Neil Brand, Antonio Coppola, Daniele Furlati, Stephen Horne, Maud Nelissen, Donald Sosin and Gabriel Thibadeau: this is the team of international champions reunited by the Cinema Ritrovato Festival to bring music to cinema.At the piano, and not just; once again this year we will have plenty of special events: the Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna will play Edmund Meisel's music directed by Helmut Imig for Battleship Potemkin, and the music written by Arthur Honegger for Abel Gance's monumental film La Roue, of which there will be the world première of the newly restored prologue, thanks to Fondation Jérôme Seydoux-Pathé's extraordinary work. The Teatro Comunale di Bologna Orchestra will play a score composed by Timothy Brock to accompany Buster Keaton's Steamboat Bill, Jr. We will also have ad hoc ensembles, such as Daniele Furlati alongside Frank Bockius for Addio giovinezza, who have returned to the original music from Giuseppe Pietri's light opera to give it a new cinematographic life; or the duo composed by Stephen Horne and Frank Bockius for À propos de Nice in the new restoration by Gaumont; or with tried and tested formations, such as The Sprockets conducted by Maud Nelissen for The Patsy.
And then cin ema found its voice, the human one that is; but also that of an accordion, the unforgettable musical protagonist of
L'Atalante, which accompanied the rhythms, harmonies and passions of a love story. The wonderful score composed by Maurice Jaubert for L'Atalante was violated in a second, re-edited and censored version of the film, but with a Neapolitan touch of Cesare Andrea Bixio, who adapted his song Parlami d'amore Mariù for Le Chaland qui passe.
But there are also those who upset the time, such as director Bill Morrison from the United States, an artist-archaeologist on the trail of the past (both of cinema and of America), who has once again removed the voice from the images, to give them sounds by experimental musicians such as Bill Frisell or Alex Somers.
And what of the images? What have they given to the music? They have expanded the allure of the performance incredibly. They have created myth s which sounds alone would never have been able to invent. They let the world know that not only did Otis Redding have one of the most beautiful voices ever, but that he was also a great performer, and that Jimi Hendrix did not just play guitar like he was walking a tightrope, but was also the embodiment of madness and freedom. Why Otis Redding and Jimi Hendrix? Because we'll see them in all their grandeur on the big screen in Piazza Maggiore - in a restored version - along with other greats immortalised by D.A. Pennebaker at Monterey in 1967: Ravi Shankar, The Who, Simon & Garfunkel (whom we will also meet along with their
Mrs. Robinson, who entered into the collective musical imaginarium in The Graduate).
Would the Bee Gees' hit song have reached such mythical proportions without John Travolta's dancing? We will also be dancing at the Cinema Ritrovato Festival with
Saturday Night Fever (a newly rest ored version, in Piazza Maggiore), or to the rumba of 1950s' Mexican star Ninón Sevilla (upon arriving in Mexico, Edith Piaf was asked by a journalist what she wanted to see in Mexico. Her reply: "Ninón Sevilla!").
And we will be singing, too: with the bewitching Marylin Monroe (when she sings
River of No Return in Otto Preminger's film of the same name), with Peggy Lee (who gives her voice to the epic Johnny Guitar), and with Chet Baker (the trumpet player whose voice has enthralled generation after generation), portrayed by one of the world's leading photographers. Bruce Weber will be our guest in Bologna, this time as the director of Let's Get Lost, his moving homage to Chet Baker. He will also present the latest version of his work in progress dedicated to Robert Mitchum (He too sang, and boy could he sing! We'll have the chance to find out for ourselves in Weber's documentary: a duet with Rickie L ee Jones in a fantastic interpretation of Cheek to Cheek, and alongside Marianne Faithfull for the song that gives its name to the film: Nice Girls Don't Stay for Breakfast).




Cineconcerti in Piazza Maggiore / Cine-concerts in Piazza Maggioreore 21.45. Ingresso libero / 9:45 PM. Free entrance

Sabato 24 giugno / Saturday, June 24thÀ propos de Nice di Jean Vigo (1930)
Musiche di / Music by Stephen Horne & Frank Bockius
  

Lunedì 26 giugno / Monday, June 26th
La Roue di Abel Gance (1923, prologo/prologue)
Musiche originali di / Original music by Arthur Honeger eseguite dalla / performed by Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna diretta da / directed by Timothy Brock - Prima mondiale / World premiere
Bronenosec Potëmkin (La corazzata Potëmkin, 1925) di Sergej Ejzenštejn
Musiche originali di / Original music by Edmund Meisel performed by Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna diretta da Helmut Imig

Mercoledì 28 giugno / Wednesday, June 28th
The Patsy (Fascino biondo, 1928) di King Vidor
Musiche composte da / Music composed by Maud Nelissen ed eseguite dal suo gruppo / and performed by her group The Sprockets

Venerdì 30 giugno / Friday, June 30th
Steamboat Bill, Jr. (Io e il ciclone, 1928) di Buster Keaton
Partitura composta da  / Score composed by Timothy Brock eseguita dall’ / performed by Orchestra del Teatro Comunale di Bologna

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Cineconcerti in Piazzetta Pier Paolo Pasolini
ore 22.15. Ingresso libero / 10:15 PM. Free entrance

Addio giovinezza
(1918) di Augusto Genina
Accompagnamento di / Accompanied by Daniele Furlati (pianoforte / piano), Frank Bockius (batteria / drums), Filippo Orefice (sassofono e clarinetto / saxophone and clarinet)

Die kleine Veronika (1930) di Robert Land
Accompagnamento alla chitarra di Florian Kmet. Serata sostenuta dal Forum Austriaco di Cultura
Accompanied by Florian Kmet on guitar. Evening supported by the Austrian Cultural Forum



BOtanique (Giardini di via Filippo Re, Bologna)
Mercoledì 5 luglio / Wednesday, July 5th
THE GREAT FLOOD
Un film di / a film by Bill Morrison
Musiche dal vivo del / Live music by Bill Frisell Trio, featuring Tony Scherr & Kenny Wollesen

Una serata speciale d’incontro tra musica e immagini con il live di uno dei più importanti chitarristi e compositori del panorama internazionale: Bill Frisell. Lanciato dal batterista Paul Motian nel leggendario trio con il sassofonista Joe Lovano, Bill Frisell ha poi costruito una luminosa carriera da bandleader, affermandosi in ambito jazzistico, e non solo, con un occhio di riguardo al cinema. Dopo il notevole successo delle sue musiche per i muti di Buster Keaton, Frisell ha realizzato la lunga suite per The Great Flood del regista Bill Morrison.
A unique evening where film and music will come together thanks to one of today’s most influential guitarist and composer Bill Frisell. Following his debut with drummer Paul Motion in the legendary trio featuring saxophonist Joe Lovano, Bill Frisell built his own luminous career as a bandleader, establishing himself in the jazz scene – but not exclusively – with an eye on cinema. Building on the remarkable success of his accompaniments for Buster Keaton’s films, Bill Frisell composed a long suite for Bill Morrison’s The Great Flood.


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 Il Cinema RitrovatoFondazione Cineteca di Bologna e Mostra Internazionale del Cinema Libero
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Tel: (+39) 0512194814 - Fax (+39) 0512194821
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