Cinema Jolly
“La domenica è la giornata tradizionalmente consacrata al riposo e al culto. E quale modo migliore di trascorrere una domenica a Bologna se non andando al cinema a vedere splendidi film?”. È l'invito del regista Alexander Payne e Neil McGlone, curatori di una rassegna che propone solo film con la parola 'domenica' nel titolo (da Domenica d'agosto a Sunday o Gai dimanche...), e che naturalmente occuperà il Cinema Jolly per l'intera domenica del festival. “E allora mettetevi comodi e godetevi una bella domenica d’estate nella cattedrale in cui noi fedeli atipici amiamo raccoglierci: il cinema”
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A Sunday in Bologna
“Sunday is the traditional day of rest and worship, so what better place to spend Sunday in Bologna than in the cinema enjoying great movies?”. That’s the invitation from director Alexander Payne and Neil McGlone, the curators of this section that proposes only films with the word 'Sunday' in the title (from Domenica d'agosto to Sunday to Gai dimanche...). Naturally, it will be held for the entire Sunday of the festival at Cinema Jolly. “So take your seats and enjoy a warm sunny Sunday in the cathedral where we particular faithful come regularly to worship: the cinema”.
Ritrovati e Restaurati (ovvero l'arte di uccidere) Cinema Lumière - Sala Mastroianni, ore 16 / Cinema Arlecchino, ore 16.30 / Piazza Maggiore, ore 21.45 Se non siete appassionati di scherma non lo conoscete, ma è stato il gentleman e maestro d'armi del cinema italiano. Formidabile spadaccino, Agesilao Greco ha insegnato come passare il nemico a fil di spada agli eroi di tanti film di battaglia e d'avventura. Ne ricordiamo la personalità con L'assalto fatale, un film del 1913 che lo vede protagonista, e con i racconti del pronipote Renzo Musumeci Greco. Un duello, ma a colpi di pistola, decide invece le sorti di Johnny Guitar, western di colori barocchi e straziante romanticismo, consegnando il male (nero come la notte) alla sconfitta e il bene (bianco come un indimenticabile abito di mussola) alla sua tribolata felicità: Joan Crawford domina il film di Nicholas Ray con un viso scavato nel legno e nel dolore. Nessuno uccide nessuno in Trouble in Paradise, ma il fioretto stilistico di Lubitsch lasc ia sul campo ogni illusione sentimentale: il film del 1932 è l'archetipo, l'apogeo, la crème de la crème della commedia sofisticata, e il nuovo restauro restituisce ai grandi spazi déco tutto il loro magico respiro. >>Maggiori informazioni Recovered and Restored (or the art of killing) If you’re not a fan of fencing then you probably won’t have heard of him, but he was a true gentleman and the master-of-arms of Italian cinema. A formidable swordsman, Agesilao Greco instructed many of the heroes of adventure and war films in how to handle a sword against on-screen enemies. We remember him with the 1913 film L'assalto fatale, in which he starred, and through the stories of his descendent Renzo Musumeci Greco. Another type of duel, this time with pistols, decides the fates of the protagonists of Johnny Guitar, a western of baroque colours and harrowing romance, where evil (as black as the night) is defeated and good (as white as an unforgettable muslin dress) finds a sort of troubled happiness: Joan Crawford dominates Nicholas Ray’s film, with a face carved out of wood and pain. Nobody kills anyone in Trouble in Paradise, however Lubitsch’s stylistic foil vanquishes every sentimental illusion: this 1932 film is the archetype, the pinnacle, the crème de la crème of sophisticated comedy, and the new restoration returns a magical breath to the art deco spaces. |
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Incontri: Costa-Gavras e Jean Douchet Sala Auditorium, ore 17 e 18.15 Costantin Costa-Gavras, uno dei cineasti-simbolo del cinema politico più appassionante degli anni Sessanta e Settanta, l'autore di Z – L'orgia del potere e L'amerikano, da molti anni presidente della Cinémathèque française, dialoga con Frédéric Bonnaud, che della stessa Cinémathèque è direttore. A seguire, appuntamento con un protagonista del cinema e della cultura francese: Jean Douchet, un maestro di critica, un'anima dei “Cahiers du cinéma”, un professore senza corsi che ha insegnato come pochi altri l'amour du cinéma, presenta il documentario che alcuni suoi allievi gli hanno dedicato, Jean Douchet. L'enfant agité. Per tutti quelli che amano il cinema, due appuntamenti di cui non perdere una parola. Meeting Costa-Gavras and Jean Douchet Costantin Costa-Gavras, one of the filmmakers and symbols of the most impassioned political cinema of the Sixties and Seventies, director of Z and State of Siege, and for many years president of the Cinémathèque française, will be in conversation with Frédéric Bonnaud, the director of the Cinémathèque française. At 6:15 pm, another appointment with a protagonist of French cinema and culture: Jean Douchet, a master critic, one of the souls of “Cahiers du cinéma”. Like a professor, he has taught l'amour du cinéma like few others, and will present Jean Douchet. L'enfant agité, a documentary dedicated to him by some of his pupils. Two appointments for all cinema lovers, of which you won’t want to miss a word. |
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Documenti e documentari Sala Auditorium, ore 15 e 16 Due i corti di Jacques Rozier girati nel 1963 sul set del Disprezzo di Jean-Luc Godard: Le Parti des choses: Bardot et Godard e Paparazzi. Restaurati da Rozier e dalla Cinémathèque française, sono tra i più bei making of mai realizzati, uno sguardo libero e inedito su quattro protagonisti della prima metà dei Sessanta: BB, JLG, i paparazzi, i fan. Jonas è invece il viaggio breve ma densissimo di Gideon Bachmann nell'universo creativo di Jonas Mekas, un film di montaggio spiazzante che è anche un ritratto della New York del 1968. Con disegni e materiali dello stesso Mekas. Lo precede il corto Festejo muito pessoal di Carlos Adriano, saggio poetico ispirato all’omonimo articolo di Paulo Emílio Salles Gomes, omaggio a uno dei fondatori della Cinemateca Brasileira. >>Maggiori informazioni Documents and Documentaries Two short films shot by Jacques Rozier on the set of Jean-Luc Godard’s Les Mépris in 1963: Le Parti des choses: Bardot et Godard and Paparazzi. Restored by Rozier and the Cinémathèque française, they are two of the greatest ‘making of’ films every released; a free and unprecedented look at four of the main protagonists of the early Sixties: BB, JLG, the paparazzi and the fans. Jonas is Gideon Bachmann’s very short but very dense film into the creative universe of Jonas Mekas. The film, characterised by extraordinary editing, is also a portrait of 1968 New York and includes drawings and material by Mekas. It will be preceded by Carlos Adriano’s short film Festejo Muito Pessoal, a poetic work inspired by the article of the same name by Paulo Em&iac ute;lio Salles Gomes, an homage to one of the founders of the Cinemateca Brasileira. |
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Jean Vigo ritrovato Sala Auditorium – Laboratori della Arti UniBo, ore 9.45 e 11.30 / Cinema Arlecchino, ore 18.15 La sua opera si è impressa nella memoria di intere generazioni di cineasti e spettatori di tutto il mondo. Eppure non lo avevamo mai visto così. Oltre al documentario a lui dedicato da Jacques Rozier, che riunisce parecchi membri della ‘bande Vigo’ vivi e attivi nel 1964, vedremo le immagini di L'Atalante non montate da Vigo, ottanta minuti di girato (poco meno del film stesso) commentato in sala dal curatore Bernard Eisenschitz. Molti sono rimasti colpiti dalla bellezza di questi 'scarti': “Ho visto cose così belle che Vigo aveva eliminato, perché quello che cercava era la semplicità assoluta” scriveva Langlois. Esclusi nel nuovo restauro presentato al Cinema Ritrovato, che riporta il film alla sua veste originaria, restano fondamentali per comprendere la storia della lavorazione del film e l’ispirazione del suo reg ista (vedremo anche Michel Simon che fuma con l'ombelico!). Alle 18.15 al Cinema Arlecchino, sarà la volta di un altro capolavoro di Vigo, Zero in condotta, anch’esso riportato alla forma voluta da Vigo grazie al nuovo restauro, che per la prima volta si è basato sul negativo originale. Precede La Natation par Jean Taris, Champion del France, breve film sul campione di nuoto Jean Taris, commissionato a Vigo da Germaine Dulac, di cui il regista amava particolarmente le scene girate sott’acqua. >> Maggiori informazioni Jean Vigo Recovered His work has left an indelible impression on generations of filmmakers and spectators around the world. And yet we have never seen him quite like this. In addition to the Jacques Rozier’s documentary dedicated to Vigo, which reunited many of the members of the ‘Vigo band’ still living and active in 1964, we will also see images from L'Atalante that Vigo decided not to include in the film: eighty minutes of footage (a little less than the film itself), with live commentary from section curator Bernard Eisenschitz. Many people have been enchanted by the beauty of these ‘discarded’ images. Langlois wrote: “I have seen some superb things that Vigo cut, because what he was striving for was absolute simplicity”. The footage, excluded from the new restoration presented at Cinema Ritrovato – which has returned the film to its original version – is nonetheless fundamental in understanding the story of the film’s production and the inspiration that drove its director (we will even see Michel Simon smoking from his belly button!). At 6:15 pm in Cinema Arlecchino, there will be another of Vigo’s masterpieces, Zéro de conduite. It too has been returned to its original form, as desired by Vigo, thanks to a new restoration which for the first time has been based on the original negative. It will be preceded by La Natation par Jean Taris, Champion del France, a short film about swimming champion Jean Taris, commissioned from Vigo by Germaine Dulac, of which the director was particularly fond of the sequences shot underwater. |
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1897. Cinema anno due: Italia, vedute Lumière Cinema Lumière - Sala Mastroianni, ore 12.15 Si riaccendono i motori della 'macchina del tempo' per portarci indietro fino al 1897, il secondo anno del cinema, quando i Lumière dominavano incontrastati e Alexandre Promio era il più grande cineasta della stagione. Al via la sezione curata da Mariann Lewinsky con uno dei programmi a carattere geografico, le vedute Lumière dedicate all'Italia (nei prossimi giorni anche Egitto, Giappone e Palestina). Segue, La guerra e il sogno di Momi, dal programma d'animazione della sezione 1917: nato dal sodalizio tra il leggendario pioniere del cinema Segundo de Chomón e Giovanni Pastrone, ha una scena di sogno animata che stempera l'incubo della guerra con trovate di sottile umorismo e amara leggerezza. >> Maggiori informazioni 1897. Year Two of Cinematography: Italy, vues Lumière The engine of the 'time machine' has once again been cranked, ready to bring us back to 1897, year two in the history of cinema, when the Lumières were the unrivalled leaders and Alexandre Promio was the greatest filmmaker of the year. This section, curated by Mariann Lewinsky, gets under way with one of its geographically-themed programmes, the vues Lumière dedicated to Italy (in the next few days, also Egypt, Japan and Palestine). Followed by La guerra e il sogno di Momi, from the animation programme of our 1917 section: the result of the friendship between legendary pioneer of cinema Segundo de Chomón and Giovanni Pastrone, it has an animated dream sequence that dulls the nightmare of war with subtle humour and a bittersweet lightness. |
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Alla ricerca del colore di film: Technicolor Sirk Cinema Arlecchino, ore 14.30 Douglas Sirk è il massimo artista del melodramma e il Technicolor è il suo stradivari. Domani in programma Magnificent Obsession, di tutti i suoi film quello che più tende al delirio (c'è tutto: colpa, fato, cecità, deus ex machina); ma guardate come Sirk immerge i 'suoi' Rock Hudson e Jane Wyman in una sontuosa partitura di colori, ognuno carico di un'ipnotica risonanza emotiva. Andate e non vorrete più rinunciare al sirkiano piacere degli occhi, che prosegue nei prossimi giorni con Written on the Wind e All That Heaven Allows. >>Maggiori informazioni In Search of Color: Technicolor Sirk Douglas Sirk is the greatest artist of the melodrama and Technicolor his instrument of choice. Tomorrow’s screening is Magnificent Obsession: of all his films, the one that edges most towards delirium (it has everything: guilt, fate, blindness, deus ex machina). But look at how Sirk immerses 'his' Rock Hudson and Jane Wyman in a lavish score of colours, each one loaded with hypnotic emotional resonance. See it and you will never again want to renounce the optical pleasure that is Sirk, to be continued in coming days with Written on the Wind and All That Heaven Allows. |
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Registi 'ritrovati': Augusto Genina e Helmut Käutner In Piazzetta Pasolini proiezione con lanterna a carbone di Addio giovinezza! Sala Scorsese, ore 14.15, 16.15 e 18.15 – Piazzetta Pasolini, ore 22.15 Il Cinema Ritrovato è l'occasione per scoprire l'opera di cineasti in modi diversi ‘sconosciuti’. Uno di questi è sicuramente Helmut Käutner, “artista della fuga che reiventava il cinema e se stesso ogni volta che iniziava un film”, scrive il curatore della rassegna Olaf Möller. Tra gli otto film proposti, Unter den Brücken, realizzato tra il 1944 e la fine della guerra in una Berlino ancora solo parzialmente distrutta dai bombardamenti. Sarà per molti una sorpresa anche Augusto Genina, il cineasta italiano più europeo di sempre, firma prestigiosa tra anni Venti e Cinquanta poi di fatto scomparsa dalla memoria diffusa. La rassegna curata da Emiliano Morreale prosegue con L’assedio dell’Alcazar, uno dei suoi film premiati a Venezia, co-produzione italo-spagnola dedicata alla Guerra di Spagna, e con il celebre Prix de beauté, in cui diresse la diva Louise Brooks. Ancora Genina è protagonista della prima serata in Piazzetta Pasolini: col suo Addio giovinezza! (versione 1918) si riaccende la magia delle proiezioni con lampada a carbone: esperienza unica capace di restituire la vera luce del primo cinematografo. 'Rediscovered' Directors: Augusto Genina and Helmut Käutner Carbon arc projection in Piazzetta Pasolini: Addio giovinezza! Il Cinema Ritrovato is always an occasion to discover the work of filmmakers who in different ways are ‘unknown’. Without doubt, one of these is Helmut Käutner, “an escape artist who tried to reinvent cinema and himself each time he started a film”, writes section curator Olaf Möller. One of the eight films proposed is Unter den Brücken, shot between 1944 and the end of the war in a Berlin still only partially destroyed by bombardments. For many people another surprise will be Augusto Genina, the prestigious and very European Italian filmmaker active from the '20s until the '50s, who then disappeared from collective memory. The section, curated by Emiliano Morreale, continues with L’a ssedio dell’Alcazar, an Italo-Spanish co-production about the Spanish Civil War, which won Genina an award at the Venice Film Festival, and the famous Prix de beauté, in which he directed the diva Louise Brooks. Genina will also be the protagonist of our first evening in Piazzetta Pasolini: with a carbon arc projection of his Addio giovinezza! (the 1918 version). A unique experience that brings back to life the true magic of the first cinematographic screenings. |
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Il Cinema Ritrovato Cineteca di Bologna e Mostra Internazionale del Cinema Libero Via Riva di Reno, 72 - 40122 Bologna Tel: (+39) 0512194814 - Fax (+39) 0512194821ilcinemaritrovato@cineteca.bologna.it Seguici anche su / Follow us also on FaceBook, twitter, instagram |
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