Robert Mitchum protagonista anche di The Yakuza
Cinema Arlecchino, ore 10.45 / Sala Auditorium – Laboratori delle Arti UniBo, ore 18.30
Ultimo dei film di Mitchum a cui Mitchum tenne davvero, The Yakuza di Sydney Pollack è un noir pervaso dal sentimento del tempo irrecuperabile, sostenuto dalla scrittura e dal senso dello spazio di Paul Schrader e Robert Towne, e attraversato da Mitchum con una specie di magnetica forza di sottrazione: in questa storia giapponese di mafie e vendette lui affonda in grandi cappotti, si nasconde dietro occhiali scuri, si muove nell’ombra di una vita già consumata ma capace di un ultimo scintillante furore. Questo Mitchum vissuto e sgualcito lo ritroviamo nel documentario in progress (1991-2017) di Bruce Weber, Nice Girls Don’t Stay for Breakfast: “Un film su un sex symbol che stava invecchiando, ma che è anche un uomo… un uomo che aveva girato più di 130 film, e voleva ancora farci credere che non gli importasse di nulla”. Weber ne parla con Irene Bignardi dopo la proiezione all’Auditorium.
Bruce Weber presents Nice Girls Don’t Stay for Breakfast. Robert Mitchum also stars in The Yakuza
One of Mitchum’s last films that he really cared about, Sydney Pollack’s The Yakuza is a noir steeped with the feeling of lost time, supported by the writing and sense of space of Paul Schrader and Robert Towne’s screenplay, and crossed through by Mitchum with a kind of magnetic force of subtraction: in this tale of Japanese mafia and revenge he sinks into large overcoats, hides behind dark glasses and moves in the shadows of a life already consumed, but is nonetheless still capable of one last explosion of rage. We see the same experienced and crumpled Mitchum in Bruce Weber’s documentary in progress (1991-2017) Nice Girls Don’t Stay for Breakfast: “A film about an aging sex symbol, who was also a man… a man that had shot more than 130 films, but still wanted us to think he didn’t care about anything”. Weber will discuss his film with Irene Bignardi, following the screening in the Auditorium.
Ritrovati e Restaurati Cinema Arlecchino, ore 18 e 21.30 / Cinema Lumière - Sala Mastroianni, ore 21.30 Finalmente completato il suo complesso restauro, l’atteso Secrets di Frank Borzage arriva al Cinema Ritrovato: è un magnifico muto americano d’impianto storico e di tono confidenziale, che attraversa i decenni (dal 1865 al presente 1924) ripercorrendo i segreti della vita d’una donna, e affida alla diva Norma Talmadge un personaggio che cambia età, costumi (molti costumi!), ambienti, sempre sorretto dalla fluida mobilità della cinepresa di Borzage. Cenere e diamanti, titolo tra i più belli della storia del cinema, per il film di Andrzej Wajda che per molti è ancora “il più bello mai realizza to in Polonia”. A guerra finita un giovane soldato nazionalista riceve l’incarico di uccidere un esponente del Partito al potere. Un assassinio senza causa (la Storia è ormai decisa), una crisi personale che deflagra, un gioventù tradita dalla politica: il protagonista, Zbigniew Cybulski (la sua breve vita si concluse nel 1967, sotto un treno), diventò per qualche anno un mito nazionale e internazionale, fu per tutti il “James Dean polacco”. Tra i Ritrovati e Restaurati della giornata, un regalo per il popolo di Sam Peckinpah: il nuovo restauro 4K di Voglio la testa di Garcia, moderno western di confine in un Messico brutale, film che anticipava un certo mood di Tarantino e chiudeva come un canto di morte la serie dei grandi film di Peckinpah. Recovered and Rostored After the completion of its complex restoration, Frank Borzage’s much anticipated Secrets finally arrives at Cinema Ritrovato: a magnificent silent American film with a historical, intimate structure that traces the secrets of a woman’s life through the decades (from 1865 until 1924, the year of production). Diva Norma Talmadge is entrusted with a character that changes age, costumes (many costumes) and settings, all the while supported by the fluid mobility of Borzage’s camera. According to many people, Andrzej Wajda’s Ashes and Diamonds, one of the most beautiful titles in the history of cinema, is still “the greatest film ever shot in Poland”. At the end of the war, a young nationalist soldier is ordered to kill an exponent of the ruling Political Party. An assassination without reason (by now History has been decided), a personal crisis explodes, the youth of a nation betrayed by politics: for a few years, lead actor Zbigniew Cybulski (whose brief life came to an end in 1967 under a train) became a national and international myth: the “Polish James Dean”. Another of the Recovered and Rostored films is a present for fans of Sam Peckinpah: the new 4K restoration of Bring Me the Head of Alfredo Garcia, a modern western set in the brutal Mexican borderlands, a film that anticipated a certain mood of Tarantino’s and was the death song of Peckinpah’s series of great films. |
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Progetto Keaton: Steamboat Bill, Jr. in Piazza Maggiore con l'Orchestra del Comunale Piazza Maggiore, ore 21.45 In Piazza Maggiore, con le musiche composte e dirette da Timothy Brock ed eseguite dall’Orchestra del Teatro Comunale, arriva Steamboat Bill, Jr., un film che “appartiene ancora al ciclo dei capolavori di Keaton, anzi, non è inferiore a nessuno” (si espressero curiosamente quasi con le stesse parole Mario Soldati e Pauline Kael). Storia bizzarramente freudiana d’un padre e d’un figlio che in modi vari ed esilaranti cerca di farsi accettare, d’un ciclone che spazza via tutto con memorabile forza comica, e d’un uomo che solo cambiando cappello mostra che cosa sia il genio, l’arte, il cinema. Non mancatelo. Keaton Project: Steamboat Bill, Jr. in Piazza Maggiore with the Orchestra del Comunale Steamboat Bill, Jr. is coming to Piazza Maggiore, with music composed and directed by Timothy Brock and performed by the Teatro Comunale di Bologna Orchestra. A film that “belongs to Keaton’s series of masterpieces, and every bit as good as the rest of them” (curiously expressed with almost identical words by Mario Soldati and Pauline Kael). The bizarrely Freudian story of a father and his son, who tries to gain acceptance in various hilarious ways, the story of a hurricane that sweeps everything away with unforgettable comic energy, and the story of a man who simply by changing his hat demonstrated what genius, art and cinema was. Don’t miss it! |
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Rivoluzione e avventura: il cinema messicano dell'epoca d'oro Cinema Lumière - Sala Scorsese, ore 10.45 / Cinema Jolly, ore 16 Siamo nel vivo d’una rassegna che ci sta facendo percorrere l’età dell’oro del cinema messicano, con la bellezza stupefacente della sua fotografia, il suo senso del paesaggio e la sua irruenza politica: il censuratissimo La sombra del caudillo (1960) di Julio Bracho è un thriller che denuncia le corrotte strutture autoritarie della politica messicana trent’anni dopo la Rivoluzione; Una familia de tantas (1948) di Alejandro Galindo è una commedia che racconta di un Messico tradizionale in rapporto conflittuale con l’insidiosa modernità in arrivo dall’America, dominato dall’interpretazione del pater familias Fernando Soler, attore assai caro al Buñuel messicano. Revolution and Adventure: Mexican Cinema in the Golden Age We are at the height of the section taking us through the golden age of Mexican cinema, with the amazing beauty of its photography, its sense of landscape and its political irreverence: Julio Bracho’s heavily censured La sombra del caudillo (1960) is a thriller denouncing the authoritarian structures of Mexican politics thirty years after the Revolution; Una familia de tantas (1948) by Alejandro Gal indo is a comedy depicting traditional Mexico’s conflictual relationship with the insidious modernity arriving from the United States of America. A film dominated by the performance of pater familias Fernando Soler, an actor very dear to the Mexican Buñuel. E inoltre... / And more...
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