sabato 22 giugno 2019

Locarno Film Festival

Lo scorso 12 giugno l’Ambasciata Svizzera a Roma è stata la immancabile sede dell’annuale aperitivo di presentazione del Locarno Film Festival, giunto alla 72° edizione. Il “rituale” della stretta di mano con le Autorità, a partire dalla Ambasciatrice Rita Adam, fa sentire accolti e benvenuti. Negli anni durante i quali abbiamo avuto la fortuna di presenziare a questo evento, si è sempre rinnovata in noi una gradevole attesa di parteciparvi, e la sensazione anche stavolta non è andata delusa. Anzi, possiamo persino dire che l’atmosfera che si respirava in questa occasione era assai più pacata e sobria, in sintesi meno modaiola che in passato. E, per quanto ci riguarda, ciò ha reso l’incontro molto distensivo.
Poche, ma significative parole sono state spese per raccontare questa nuova edizione, che si terrà nella cittadina del Canton Ticino dal 7 al 17 agosto, del terzo più antico Festival Cinematografico al mondo, dopo quelli della nostra Venezia e di Mosca. Invero, anche Locarno possiamo sentirlo nostro, come ama puntualmente sottolineare il Presidente della Rassegna, Marco Solari. Parlando degli svizzeri italiani, egli ha dichiarato col suo solito coinvolgente trasporto: “Culturalmente siamo profondamente italiani”. Quindi, il ritrovarsi a festeggiare questa ennesima edizione della Kermesse, andrebbe pure interpretato come un momento per riflettere sui floridissimi rapporti tra due “mondi italofoni”, ossia noi e i ticinesi, i quali devono sempre e comunque spalleggiarsi, difendendo una identità comune. Carlo Chatrian ha purtroppo lasciato la Direzione Artistica, per prendere quella della più “titolata” Berlinale. Al suo posto è subentrata la francese Lili Hinstin.
Gli undici giorni del Festival si apriranno e chiuderanno con un immaginario giro del mondo dall’Italia al Giappone: si comincerà mercoledì 7 agosto con l’opera prima di Ginevra Elkann, Magari – la pellicola è una produzione Wildside e Rai Cinema – e si terminerà il 17 agosto con Tabi no Owari Sekai no Hajimari (“旅のおわり世界のはじまり, “Fino alla fine del mondo”, 2019), del molto celebrato dalla critica Kiyoshi Kurosawa. Dal canto suo, la Elkann sarà presente alla proiezione insieme ai due interpreti del film: Alba Rohrwacher e Riccardo Scamarcio.
È stato infine ricordato come a Parco Talenti, all’interno del programma del Cine Village (15 giugno – 8 settembre), ci sarà il ciclo di proiezioni della 19° edizione di Locarno a Roma, che è parte integrante del progetto “Il cinema attraverso i Grandi Festival”, realizzato da ANEC Lazio, con 6/8 titoli selezionati tra quelli premiati e più significativi provenienti dall’ultimo Locarno Film Festival.
Tornando alla Presentazione avvenuta nella Capitale, in una delle più silenziose e architettonicamente aggraziate zone del Quartiere Parioli, per rendere l’idea di come sia talora tonificante per l’animo la commistione di vari piacevoli fattori, riprendiamo dei versi da quel titano – sciaguratamente tanto mal studiato nelle scuole – che fu Giacomo Leopardi: “Così tra questa Immensità s’annega il pensier mio: e il naufragar m’è dolce in questo mare”.

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