Teresa Federico, in arte Sugar (autrice dei testi originali), Valentina Ruggeri alias Pepper (fondatrice del trio nel 2012) e Francesca Nerozzi ovvero Honey (coreografie), con un ottimo Roberto Gori alle tastiere (stupendo arrangiatore) ed Alberto Antonucci al contrabbasso, hanno messo in scena una briosa, sorprendente e molto divertente performance musicale tutta in chiave swing, cavalcando i grandi classici Ottanta e Novanta, domando i mostri sacri, burlandosi sottilmente delle canzonette e dei cliché.
Teresa Federico "Sugar" |
Valentina Ruggeri "Pepper" |
Francesca Nerozzi "Honey" |
Fra motteggi, ammiccamenti e scambi di battute, che rivelano anche l’impronta teatrale del gruppo, Ladyvette, di nero vestite con punti di paillettes sui bordi dei morbidi pantaloni, passano con infinita nonchalance ed un pizzico di dissacrante follia da Lollipop ad una rinnovata “Via via” di Paolo Conte, da un incredibile “Billie Jean” di Micael Jackson a “Tu vuò fa l’americano”, da “La isla bonita” di Madonna ad una irresistibile versione di Teorema di Marco Ferradini, giustamente parodiata al femminile “perché noi non siamo tanto d’accordo…” – dicono – e rilanciano con implicito beffeggio lo stereotipo: “devi sposarti entro i 33!”. Le voci da usignolo si uniformano all’unisono, il ritmo prende mani e piedi, i pezzi sono le colonne sonore che tutti vogliono sentir cantare, per cui Ladyvette potrebbero anche fermarsi lì. Invece no. Attaccano dei madley spaventosamente piacevoli, ben cantati e, soprattutto intelligenti, dove le voci si sovrappongono come registrazioni, e perfino le canzonette estive acquistano una dignità musicale. Nostalgico il mashup dedicato agli 883, favoloso quello che incolla insieme la Pausini de “La solitudine” al Masini di “Vaffanculo!” (ostentatamente censurato) e meravigliosamente impossibile il megamadley che incastra e sovrappone Mahamood e Ghali, Despacito e Anna Oxa, Pupo, Britney Spears, “Tre parole” e “Il pulcino Pio”.
Ladyvette convincono anche di più quando cantano i loro brani originali: “In tre”, Sanremo, “La donna perfetta”, Zucchero sono simboli di una realtà decadente su cui sorridere sdrammatizzando.
Uno spettacolo divertente, che vien voglia di rivedere e risentire. E sicuramente di strada ne faranno queste Ladyvette che cantano, si sanno muovere, recitano e, soprattutto, hanno qualcosa da dire.
Impeccabile l’organizzazione e l’accoglienza del Comune di Ficarolo con la Pro loco, compreso l’omaggio floreale alle tre “divette” ed il libro a tema “Ficarolo anni Cinquanta” di Sandro Mantovanini.
Ladyvette:
Teresa Fedrico, "Sugar": voce e testi
Valntina Ruggeri, "Pepper": voce e ideazione
Francesca Nerozzi, "Honey": voce e coreografie
Roberto Gori: pianoforte
Alberto Antonucci: contrabbasso
Nessun commento:
Posta un commento
Chiunque può inserire commenti, che sono moderati