Metti un bicchiere tumbler di cristallo con un terzo di Swing, un terzo di Jazz ed un terzo di Soul, shakerare bene ed ecco servito il cocktail estivo Tra ville e giardini XX, che Ray Gelato e la sua band The Giants hanno offerto alla vasta platea del festival la sera del 3 agosto, alla corte Le Procurative di Ceregnano (Ro), “paese della felicità” (unicum in Italia ad avere un assessorato alla Felicità).
Ma l’estate – ed anche il contesto specifico - richiama il divertimento e la spensieratezza per cui, bando alle malinconie e porte spalancate alla solarità. Questo è quello che ha fatto Ray Gelato in concerto “25 years together” coi suoi “giganti”, intrattenendo il pubblico, divertendolo e divertendosi, andando a pescare e ridefinendo brani dal repertorio internazionale, fatto di musica americana e napoletana.
I grandi classici jazz, soul e swing degli anni Quaranta e Cinquanta sono il suo marchio di fabbrica, colorati di mille sfumature allegre e giocati (perché suonare in inglese è come giocare) con una serie di chiamate e risposte delle voci e dei fiati, di assoli strumentali stilosi, di coreografie musicali e fisiche; su tutto la presenza scenica di Ray Gelato e dei suoi Giants danno una componente fisica alla loro esibizione.
Ed appare subito chiaro perché il sassofonista e cantante inglese viene definito “uno degli ultimi intrattenitori jazz” alla maniera di Louis Prima e Cab Calloway. La musica eseguita impeccabilmente da musicisti di prima classe, è solo uno strumento - in senso letterale verrebbe da dire - per chiamare il pubblico e avvolgerlo col suo entusiasmo contagioso. E il pubblico risponde. Batte le mani, segna il tempo coi piedi, canta e qualche coppia balla anche, sull’onda del Jive. Al termine del concerto il sindaco di Ceregnano e presidente della provincia di Rovigo Ivan Dall’Ara ricordando opportunamente la mission verso la felicità del suo comune, ha omaggiato Ray Gelato della bandiera. Una serata piacevole come un fresco cocktail in compagnia con gli amici.
Formazione della band:
Ray Gelato, voce e sax tenore
George Hogg, tromba
Andy Rogers, trombone
Olly Wilby, sax alto e sax tenore
Gunther Kurmayr, pianoforte
Ed Richardsom, batteria
Testo di Dino Giatti, fotografie di Andrea Guerzoni
Ma l’estate – ed anche il contesto specifico - richiama il divertimento e la spensieratezza per cui, bando alle malinconie e porte spalancate alla solarità. Questo è quello che ha fatto Ray Gelato in concerto “25 years together” coi suoi “giganti”, intrattenendo il pubblico, divertendolo e divertendosi, andando a pescare e ridefinendo brani dal repertorio internazionale, fatto di musica americana e napoletana.
I grandi classici jazz, soul e swing degli anni Quaranta e Cinquanta sono il suo marchio di fabbrica, colorati di mille sfumature allegre e giocati (perché suonare in inglese è come giocare) con una serie di chiamate e risposte delle voci e dei fiati, di assoli strumentali stilosi, di coreografie musicali e fisiche; su tutto la presenza scenica di Ray Gelato e dei suoi Giants danno una componente fisica alla loro esibizione.
Ed appare subito chiaro perché il sassofonista e cantante inglese viene definito “uno degli ultimi intrattenitori jazz” alla maniera di Louis Prima e Cab Calloway. La musica eseguita impeccabilmente da musicisti di prima classe, è solo uno strumento - in senso letterale verrebbe da dire - per chiamare il pubblico e avvolgerlo col suo entusiasmo contagioso. E il pubblico risponde. Batte le mani, segna il tempo coi piedi, canta e qualche coppia balla anche, sull’onda del Jive. Al termine del concerto il sindaco di Ceregnano e presidente della provincia di Rovigo Ivan Dall’Ara ricordando opportunamente la mission verso la felicità del suo comune, ha omaggiato Ray Gelato della bandiera. Una serata piacevole come un fresco cocktail in compagnia con gli amici.
Ray Gelato, voce e sax tenore
George Hogg, tromba
Andy Rogers, trombone
Olly Wilby, sax alto e sax tenore
Gunther Kurmayr, pianoforte
Ed Richardsom, batteria
Testo di Dino Giatti, fotografie di Andrea Guerzoni
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