Le
sorprese della seconda parte del cartellone di Tra ville e
giardini XX
sono sconfinate. Un fuoco di fila di proposte culturali
una diversa dall’altra
e tutte di elevatissimo spessore artistico. Per la serata
di domenica 11
agosto, alle 21 e trenta, nel giardino della sontuosa
villa Nani Mocenigo di
Canda (Ro), arriva in Polesine, tappa di un tour mondiale
che tocca Italia,
Lussemburgo, Polonia, Finlandia e Korea del sud, il
quintetto d’archi polacco Volosi,
attualmente uno dei più importanti ensemble della musica
popolare polacca
contemporanea e dell’Est Europa nel mondo.
La
critica universalmente concorda nel dire che i Volosì sono
riusciti a
creare un sound unico ed un originale stile musicale, che
va ben oltre la
categoria della musica popolare. La sua essenza è
l'energia di mondi musicali
remoti che si scontrano, superando le radici carpaziche
cui si ispirano,
aggiungendo componenti di improvvisazione che sconfinano
nel jazz e l’energia di
grande contenuto emotivo del rock. Volosi portano gli
strumenti a corda ai
limiti della fisica e creano una musica che può
tranquillamente essere
apprezzata da un ascoltatore moderno, interessato alla
contemporaneità.
Il
debutto di Volosi avviene nel 2010 al New tradition
festival dove
hanno portato a casa tutti i premi possibili; il successo
viene confermato
l’anno successivo con la vittoria al Grand prix Svetozar
Stracina come miglior
brano di world music. Nel 2012 il loro primo album entra
nella top 20 della
World charts Europe, e da allora il gruppo è stato
costantemente in tour.
Ovunque si siano esibiti nel mondo, hanno suscitato
entusiasmo nel pubblico e
ottenuto brillanti recensioni e commenti dagli addetti ai
lavori. I loro
concerti sono stati trasmessi dalla radio polacca, dalla
Bbc e dalla tv tedesca
Wdr3. Nel 2016 il gruppo ha vinto il Grand prix Czech
music crossroads award
del prestigioso Festval Colours of Ostrava. Volosi ha
collaborato con artisti
del calibro di Mateusz Pospieszalski, Marek Moś and Ausko
Ensemble, Adam
Klocek, Niaz Diasamidze, Lo’jo ed il norvegese Moldestad
Trio.
Scenografia
del concerto è il giardino di una villa veneta dai profili
inconfondibili, fatta edificare dai nobili veneziani Nani
a partire dal 1580,
la magnificente Villa Nani Mocenigo. La famiglia Nani di
Cannaregio, di antica
nobiltà, aveva comprato all’asta il territorio di Canda,
messo in vendita dal
senato della Serenissima assieme all’Alto Polesine
(eccettuati i territori di
Lendinara e Badia), all’epoca terre improduttive e
alluvionate da bonificare.
Assieme ai Nani, i Loredan, i Miani, i Gritti,
parteciparono per primi alla
pubblica offerta e si impegnarono al riassetto del
territorio, costruendo
scoli, chiaviche, e insieme, le loro dimore estive.
Secondo il costume
dell’epoca, anche i Nani ordinarono la costruzione di una
villa degna della
loro ricchezza, all’architetto Vincenzo Scamozzi allievo
del Palladio;
prospiciente una via d’acqua per essere raggiunta
facilmente, il Canalbianco,
cui in origine la villa era collegata con una scalinata.
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