Assistere ad un concerto dell'ensemble polacco "Volosi" è un'esperienza incomparabile, principalmente perché incomparabile è la loro musica. Un quintetto d'archi che propone al pubblico composizioni molto originali, fusioni di musica classica e musica tradizionale delle regioni d'origine. I componenti hanno certamente alle spalle una solida formazione classica sui loro singoli strumenti: sono tutti virtuosi del violino, della viola, del violoncello o del contrabbasso e nelle esecuzioni non rinunciano quasi mai alla loro personalità solista, rimanendo sempre protagonisti sebbene tutti i brani vengano interpretati dall'ensemble al completo.
Il quintetto polacco si è esibito la sera dell'11 agosto, a Canda nell'ambito della rassegna "Tra Ville e Giardini", nel parco della bellissima Villa Nani-Mocenigo, dove ha ottenuto un notevole successo di pubblico, ammagliato dai loro ritmi energici, vorticosi ed incalzanti. I musicisti hanno esordito con un inchino corale rivolto alla platea e, senza indugio o proferire verbo (nessuno di loro ha pronunciato una parola per tutto il tempo), hanno iniziato un concerto durante il quale molti spettatori avranno frugato sicuramente nella loro memoria alla ricerca di tratti comuni con altre musiche già ascoltate, senza tuttavia avere il tempo di arrivare a qualche forma di collegamento perché, intanto, sul palco tutto era già cambiato e si dovevano iniziare altre esplorazioni mnemoniche comparative.
I componenti di Volosi suonano i loro strumenti in tutte le parti possibili: sfregandoli, percuotendoli, pizzicandone le corde, accarezzandole con l'archetto in parti in cui producono stridori, arrivando addirittura a soffiare nelle cassa del violino, quasi emuli di Virgil Starkwell, violoncellista mancato nel film diretto nel 1969 da Woody Allen: "Prendi i soldi e scappa".
Le loro composizioni presentano accenni "klezmer", talvolta propongono brevissimi tratti di musica da camera, improvvisazioni jazz o richiami ai fiddles della musica irlandese ma, in definitiva, la risultante di tutte le componenti è una fusione unica, originale ed incomparabile. I musicisti convergono spesso fisicamente verso il violoncellista l'unico che, per forza di cose, rimane seduto, accerchiandolo e formando un nucleo al centro del palco, oppure si affrontano a coppie, fronteggiandosi.
Il loro concerto è anche un'esibizione passionale, fisica per come gli artisti si muovono di fronte agli spettatori e per come maneggiano e suonano i loro strumenti a corda. Al termine del programma, richiamato dagli applausi ininterrotti del pubblico, il quintetto ha concesso l'esecuzione di altri due brani prima del commiato definitivo, lasciando alla fine per qualche attimo gli spettatori stessi in standing ovation come sospesi tra l'incredulità, l'entusiasmo e lo sconcerto.
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Krzysztof Lason, violino
Zbigniew Michalek, violino
Zbigniew Michalek, violino
Jan Kaczmarzyk, viola
Stanislaw Lason, violoncello
Robert Waszut, contrabbasso
Testo e fotografie: Andrea Guerzoni
Testo e fotografie: Andrea Guerzoni
A causa delle avverse previsioni meteorologiche, il previsto concerto dei Soul System viene rinviato a domani, 14 agosto 2019, sempre alle ore 21.30, nella stessa location di Arena giardino Don Arrigo Ragazzi, a Ceneselli (Ro).
RispondiEliminaL’organizzazione di Tra ville e giardini ringrazia e averte il pubblico di seguire la pagina Facebook per aggiornamenti in tempo reale.