Tra
ville e giardini XX è promossa e organizzata da
Provincia di Rovigo,
co-finanziata da Regione del Veneto Reteventi,
sostenuta da Fondazione Cassa di
risparmio di Padova e Rovigo, con l’organizzazione
tecnica di Ente Rovigo Festival e la
collaborazione
dei Comuni di Adria, Ariano nel Polesine, Badia
Polesine, Canda, Castelmassa,
Ceneselli, Ceregnano, Ficarolo, Fratta Polesine,
Lendinara, Occhiobello,
Polesella, Porto Tolle, Rovigo, Trecenta,
Villanova del Ghebbo.
PROSSIMI EVENTI
2 agosto, Villa
Schiatti-Giglioli, Ficarolo, Ladyvette,
3 agosto, Villa Le
Procurative, Ceregnano, Ray Gelato & The Giants.
4 agosto, Arena golenale
Il Pontile,
Occhiobello S. Maria M,Gioele Dix
6 agosto, Giardino
dell’Abate, Badia Polesine, Francesca Reggiani,
8 agosto, San Basilio,
Ariano, Le EbbaneSis
9 agosto, Casa delle
Associazioni, Adria, Filippo Graziani,
11 agosto, Villa Nani
Mocenigo, Canda, Volosì.
13 agosto, Arena Don
Arrigo Ragazzi, Ceneselli, Soul System
16 agosto, Palazzo
Bentivoglio, Castelmassa, Eva Pevarello,
18 agosto, Villa Badoer,
Fratta Polesine, Raphael Gualazzi
Come
nella parte centrale degli spettacoli pirotecnici, quando
il
fuochista dà sfogo a tutta la sua esperienza e gli scoppi
dei fuochi
artificiali si aprono sovrapponendosi nel cielo in miriadi
di zampilli
multicolori, così Tra ville e giardini XX propone un week
end ad altissimo
tasso di cultura e divertimento. Si comincia venerdì 2
agosto, a villa Schiatti
Giglioli in Ficarolo (Ro), con la femminilità vintage
delle “ signore del
paradiso” Ladyvette; si prosegue col “padrino dello Swing”
Ray Gelato and The
Giants a Le Procurative di Ceregnano (Ro) sabato 3 agosto;
e si termina, ma
solo per questa settimana, con una divertente pièce di
Gioele Dix, nell’area
golenale de Il pontile a Santa Maria Maddalena-Occhiobello
(Ro), domenica 4
agosto. Tutti gli spettacoli iniziano alle 21 e trenta e
le informazioni per
reperire biglietti ed orari si trovano sulla pagina
Facebook di
@travilleegiardini.
Ladyvette
è un fenomeno emergente, sull’onda dei revival della
musica e
delle fiction ambientate negli anni ’40 e ’50. La band è
formata da tre belle
voci femminili, armonizzate in chiave swing, che cantano e
si muovono su
coreografie originali a richiamare il varietà: sono Sugar
(Teresa Federico),
voce e autrice dei testi, Pepper (Valentina Ruggeri), voce
e fondatrice del gruppo
nel 2012, Honey (Francesca Nerozzi), voce e coreografie, a
cui si aggiungono le
quote azzurre Roberto Gori, pianoforte e responsabile
degli arrangiamenti delle
composizioni originali e Alberto Antonucci al
contrabbasso. Insieme si
esibiranno in live presentando sia propri brani originali,
sia brani anni
’80-’90 reinterpretati in chiave swing, sia musica anni
’40-’50, ovviamente con
cori e coreografie da varietà.
Ray
Gelato coi suoi Giants è ormai una leggenda
dell’intrattenimento
jazz, alla maniera dei grandi americani Louis Prima e Cab
Calloway.
Compositore, cantante e sassofonista inglese è definito il
“padrino dello
Swing” e la sua musica impeccabile e travolgente si ispira
a Nat King Cole,
Frank Sinatra, Cole Porter, Louis Prima, Sammy Davis Jr,
Louis Jordan, ma anche
agli italiani Buscaglione, Carosone, Rabagliati e Natalino
Otto. Tutta la
musica anni ’40 e ’50 riscoperta e rivisitata: jazz,
swing, rhythm&blues.
Ha suonato in tutti i templi del jazz internazionale come
il Ronnie Scott club
di Londra, il Blue Note club di New York ed anche al Blue
Note di Milano dove
fa sold out puntualmente; suona nei festival e negli
eventi musicali mondiali;
la sua musica è entrata nella colonna sonora di show
televisivi e di molti film
di Hollywood come Inventing The Abbotts, No Reservations e
The Perfect Man. A
Ceregnano Ray Gelato presenta un live “25 years together”
che celebra i 25 anni
di carriera coi suoi “giganti”, la band di prima grandezza
che ha fondato nel
1994 e che lo accompagna tuttora nei suoi concerti.
Gioele
Dix è attore, comico, monologhista, regista teatrale,
scrittore.
E’ la punta di diamante di Tra ville e giardini XX che
quest’anno dedica
particolare spazio agli spettacoli teatrali di grande
spessore artistico.
Gioele Dix ha una lunga gavetta di allestimenti teatrali
alle spalle e tante
esibizioni da solista comico ai celeberrimi storici
cabaret milanesi Derby club
e Zelig. Diviene noto ai più interpretando da monologhista
il personaggio
dell’automobilista “inc…zzato come una bestia!” nella
trasmissione televisiva
Cocco di Rai due nel 1988, poi è un crescendo. A Tra ville
e giardini regala
l’intenso monologo “Vorrei essere figlio di un uomo
felice”, che con sommo
divertimento ruota attorno all’idea della paternità,
partendo dall’Odissea del
figlio di Ulisse, ovvero come crescere con un padre
lontano. Un approfondimento
alla maniera di Gioele Dix di una vicenda letteraria,
personale ed umana fitta
di simboli, suggestioni colte, rimandi alla
contemporaneità e affondi di feroce
ironia.
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INFORMAZIONI
Provincia
di Rovigo Servizio Cultura -
tel. 0425.386381/386364 - e.mail
servizio.cultura@provincia. rovigo.it
- www.provincia.rovigo.it/ cultura
Ente
Rovigo Festival - tel.
346.6028609 - e.mail info@enterovigofestival.it
- www.enterovigofestival.it
Associazione
Balletto Città di Rovigo -
tel. 329.8369238 - e.mail segreteria@fabulasaltica.com
UFFICIO
STAMPA Beatrice Tessarin -
tel. 329.1824754 - e.mail travillegiardini@gmail.com
Charme e ironia, ma soprattutto Swing. Le frizzanti Ladyvette hanno conquistato gli spettatori di Tra ville e giardini XX coi loro madley mashup, coi ritmi serrati, con la sintonia delle voci squillanti, con le battute al pubblico, che si è molto divertito al concerto andato in scena ieri sera, 2 agosto, al palazzetto dello sport di Ficarolo (Ro), sostituto di Villa Schiatti Giglioli a causa del maltempo.
RispondiEliminaTeresa Federico, in arte Sugar (autrice dei testi originali), Valentina Ruggeri alias Pepper (fondatrice del trio nel 2012) e Francesca Nerozzi ovvero Honey (coreografie), con un ottimo Roberto Gori alle tastiere (stupendo arrangiatore) ed Alberto Antonucci al contrabbasso, hanno messo in scena una briosa, sorprendente e molto divertente performance musicale tutta in chiave swing, cavalcando i grandi classici Ottanta e Novanta, domando i mostri sacri, burlandosi sottilmente delle canzonette e dei cliché. Fra motteggi, ammiccamenti e scambi di battute, che rivelano anche l’impronta teatrale del gruppo, Ladyvette, di nero vestite con punti di paillettes sui bordi dei morbidi pantaloni, passano con infinita nonchalance ed un pizzico di dissacrante follia da Lollipop ad una rinnovata “Via via” di Paolo Conte, da un incredibile “Billie Jean” di Micael Jackson a “Tu vuò fa l’americano”, da “La isla bonita” di Madonna ad una irresistibile versione di Teorema di Marco Ferradini, giustamente parodiata al femminile “perché noi non siamo tanto d’accordo…” – dicono – e rilanciano con implicito beffeggio lo stereotipo: “devi sposarti entro i 33!”. Le voci da usignolo si uniformano all’unisono, il ritmo prende mani e piedi, i pezzi sono le colonne sonore che tutti vogliono sentir cantare, per cui Ladyvette potrebbero anche fermarsi lì. Invece no. Attaccano dei madley spaventosamente piacevoli, ben cantati e, soprattutto intelligenti, dove le voci si sovrappongono come registrazioni, e perfino le canzonette estive acquistano una dignità musicale. Nostalgico il mashup dedicato agli 883, favoloso quello che incolla insieme la Pausini de “La solitudine” al Masini di “Vaffanculo!” (ostentatamente censurato) e meravigliosamente impossibile il megamadley che incastra e sovrappone Mahamood e Ghali, Despacito e Anna Oxa, Pupo, Britney Spears, “Tre parole” e “Il pulcino Pio”.
Ladyvette convincono anche di più quando cantano i loro brani originali: “In tre”, Sanremo, “La donna perfetta”, Zucchero sono simboli di una realtà decadente su cui sorridere sdrammatizzando.
Uno spettacolo divertente, che vien voglia di rivedere e risentire. E sicuramente di strada ne faranno queste Ladyvette che cantano, si sanno muovere, recitano e, soprattutto, hanno qualcosa da dire.
Impeccabile l’organizzazione e l’accoglienza del Comune di Ficarolo con la Pro loco, compreso l’omaggio floreale alle tre “divette” ed il libro a tema “Ficarolo anni Cinquanta” di Sandro Mantovanini.