giovedì 1 agosto 2019

Tra ville e giardini

Tra ville e giardini XX è promossa e organizzata da Provincia di Rovigo, co-finanziata da Regione del Veneto Reteventi, sostenuta da Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo, con l’organizzazione tecnica  di Ente Rovigo Festival e la collaborazione dei Comuni di Adria, Ariano nel Polesine, Badia Polesine, Canda, Castelmassa, Ceneselli, Ceregnano, Ficarolo, Fratta Polesine, Lendinara, Occhiobello, Polesella, Porto Tolle, Rovigo, Trecenta, Villanova del Ghebbo.
PROSSIMI EVENTI
2 agosto, Villa Schiatti-Giglioli, Ficarolo, Ladyvette,
3 agosto, Villa Le Procurative, Ceregnano, Ray Gelato & The Giants.
4 agosto, Arena golenale Il Pontile, Occhiobello S. Maria M,Gioele Dix
6 agosto, Giardino dell’Abate, Badia Polesine, Francesca Reggiani,
8 agosto, San Basilio, Ariano, Le EbbaneSis
9 agosto, Casa delle Associazioni, Adria, Filippo Graziani,
11 agosto, Villa Nani Mocenigo, Canda, Volosì.
13 agosto, Arena Don Arrigo Ragazzi, Ceneselli, Soul System
16 agosto, Palazzo Bentivoglio, Castelmassa, Eva Pevarello,
18 agosto, Villa Badoer, Fratta Polesine, Raphael Gualazzi

Come nella parte centrale degli spettacoli pirotecnici, quando il fuochista dà sfogo a tutta la sua esperienza e gli scoppi dei fuochi artificiali si aprono sovrapponendosi nel cielo in miriadi di zampilli multicolori, così Tra ville e giardini XX propone un week end ad altissimo tasso di cultura e divertimento. Si comincia venerdì 2 agosto, a villa Schiatti Giglioli in Ficarolo (Ro), con la femminilità vintage delle “ signore del paradiso” Ladyvette; si prosegue col “padrino dello Swing” Ray Gelato and The Giants a Le Procurative di Ceregnano (Ro) sabato 3 agosto; e si termina, ma solo per questa settimana, con una divertente pièce di Gioele Dix, nell’area golenale de Il pontile a Santa Maria Maddalena-Occhiobello (Ro), domenica 4 agosto. Tutti gli spettacoli iniziano alle 21 e trenta e le informazioni per reperire biglietti ed orari si trovano sulla pagina Facebook di @travilleegiardini.

Ladyvette è un fenomeno emergente, sull’onda dei revival della musica e delle fiction ambientate negli anni ’40 e ’50. La band è formata da tre belle voci femminili, armonizzate in chiave swing, che cantano e si muovono su coreografie originali a richiamare il varietà: sono Sugar (Teresa Federico), voce e autrice dei testi, Pepper (Valentina Ruggeri), voce e fondatrice del gruppo nel 2012, Honey (Francesca Nerozzi), voce e coreografie, a cui si aggiungono le quote azzurre Roberto Gori, pianoforte e responsabile degli arrangiamenti delle composizioni originali e Alberto Antonucci al contrabbasso. Insieme si esibiranno in live presentando sia propri brani originali, sia brani anni ’80-’90 reinterpretati in chiave swing, sia musica anni ’40-’50, ovviamente con cori e coreografie da varietà.

Ray Gelato coi suoi Giants è ormai una leggenda dell’intrattenimento jazz, alla maniera dei grandi americani Louis Prima e Cab Calloway. Compositore, cantante e sassofonista inglese è definito il “padrino dello Swing” e la sua musica impeccabile e travolgente si ispira a Nat King Cole, Frank Sinatra, Cole Porter, Louis Prima, Sammy Davis Jr, Louis Jordan, ma anche agli italiani Buscaglione, Carosone, Rabagliati e Natalino Otto. Tutta la musica anni ’40 e ’50 riscoperta e rivisitata: jazz, swing, rhythm&blues. Ha suonato in tutti i templi del jazz internazionale come il Ronnie Scott club di Londra, il Blue Note club di New York ed anche al Blue Note di Milano dove fa sold out puntualmente; suona nei festival e negli eventi musicali mondiali; la sua musica è entrata nella colonna sonora di show televisivi e di molti film di Hollywood come Inventing The Abbotts, No Reservations e The Perfect Man. A Ceregnano Ray Gelato presenta un live “25 years together” che celebra i 25 anni di carriera coi suoi “giganti”, la band di prima grandezza che ha fondato nel 1994 e che lo accompagna tuttora nei suoi concerti.

Gioele Dix è attore, comico, monologhista, regista teatrale, scrittore. E’ la punta di diamante di Tra ville e giardini XX che quest’anno dedica particolare spazio agli spettacoli teatrali di grande spessore artistico. Gioele Dix ha una lunga gavetta di allestimenti teatrali alle spalle e tante esibizioni da solista comico ai celeberrimi storici cabaret milanesi Derby club e Zelig. Diviene noto ai più interpretando da monologhista il personaggio dell’automobilista “inc…zzato come una bestia!” nella trasmissione televisiva Cocco di Rai due nel 1988, poi è un crescendo. A Tra ville e giardini regala l’intenso monologo “Vorrei essere figlio di un uomo felice”, che con sommo divertimento ruota attorno all’idea della paternità, partendo dall’Odissea del figlio di Ulisse, ovvero come crescere con un padre lontano. Un approfondimento alla maniera di Gioele Dix di una vicenda letteraria, personale ed umana fitta di simboli, suggestioni colte, rimandi alla contemporaneità e affondi di feroce ironia.


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INFORMAZIONI
Provincia di Rovigo Servizio Cultura - tel. 0425.386381/386364 - e.mail servizio.cultura@provincia.rovigo.it - www.provincia.rovigo.it/cultura
Ente Rovigo Festival - tel. 346.6028609 - e.mail info@enterovigofestival.it - www.enterovigofestival.it
Associazione Balletto Città di Rovigo - tel. 329.8369238 - e.mail segreteria@fabulasaltica.com
UFFICIO STAMPA Beatrice Tessarin - tel. 329.1824754 - e.mail travillegiardini@gmail.com

1 commento:

  1. Charme e ironia, ma soprattutto Swing. Le frizzanti Ladyvette hanno conquistato gli spettatori di Tra ville e giardini XX coi loro madley mashup, coi ritmi serrati, con la sintonia delle voci squillanti, con le battute al pubblico, che si è molto divertito al concerto andato in scena ieri sera, 2 agosto, al palazzetto dello sport di Ficarolo (Ro), sostituto di Villa Schiatti Giglioli a causa del maltempo.

    Teresa Federico, in arte Sugar (autrice dei testi originali), Valentina Ruggeri alias Pepper (fondatrice del trio nel 2012) e Francesca Nerozzi ovvero Honey (coreografie), con un ottimo Roberto Gori alle tastiere (stupendo arrangiatore) ed Alberto Antonucci al contrabbasso, hanno messo in scena una briosa, sorprendente e molto divertente performance musicale tutta in chiave swing, cavalcando i grandi classici Ottanta e Novanta, domando i mostri sacri, burlandosi sottilmente delle canzonette e dei cliché. Fra motteggi, ammiccamenti e scambi di battute, che rivelano anche l’impronta teatrale del gruppo, Ladyvette, di nero vestite con punti di paillettes sui bordi dei morbidi pantaloni, passano con infinita nonchalance ed un pizzico di dissacrante follia da Lollipop ad una rinnovata “Via via” di Paolo Conte, da un incredibile “Billie Jean” di Micael Jackson a “Tu vuò fa l’americano”, da “La isla bonita” di Madonna ad una irresistibile versione di Teorema di Marco Ferradini, giustamente parodiata al femminile “perché noi non siamo tanto d’accordo…” – dicono – e rilanciano con implicito beffeggio lo stereotipo: “devi sposarti entro i 33!”. Le voci da usignolo si uniformano all’unisono, il ritmo prende mani e piedi, i pezzi sono le colonne sonore che tutti vogliono sentir cantare, per cui Ladyvette potrebbero anche fermarsi lì. Invece no. Attaccano dei madley spaventosamente piacevoli, ben cantati e, soprattutto intelligenti, dove le voci si sovrappongono come registrazioni, e perfino le canzonette estive acquistano una dignità musicale. Nostalgico il mashup dedicato agli 883, favoloso quello che incolla insieme la Pausini de “La solitudine” al Masini di “Vaffanculo!” (ostentatamente censurato) e meravigliosamente impossibile il megamadley che incastra e sovrappone Mahamood e Ghali, Despacito e Anna Oxa, Pupo, Britney Spears, “Tre parole” e “Il pulcino Pio”.

    Ladyvette convincono anche di più quando cantano i loro brani originali: “In tre”, Sanremo, “La donna perfetta”, Zucchero sono simboli di una realtà decadente su cui sorridere sdrammatizzando.

    Uno spettacolo divertente, che vien voglia di rivedere e risentire. E sicuramente di strada ne faranno queste Ladyvette che cantano, si sanno muovere, recitano e, soprattutto, hanno qualcosa da dire.

    Impeccabile l’organizzazione e l’accoglienza del Comune di Ficarolo con la Pro loco, compreso l’omaggio floreale alle tre “divette” ed il libro a tema “Ficarolo anni Cinquanta” di Sandro Mantovanini.

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